Requisiti di ammissione
Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
- [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
- [TS] - Titolo straniero
Obiettivi formativi
Status professionale conferito dal titolo.
Insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
Il laureato in Scienze della Formazione Primaria svolge l’attività di insegnante:
– scuola dell’infanzia;
– scuola primaria.
Il laureato in Scienze della Formazione Primaria svolge l’attività di insegnante:
– scuola dell’infanzia;
– scuola primaria.
Caratteristiche prova finale.
CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALE
La prova finale si svolge davanti a una commissione d'esame nominata dal Direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturale dell'Università degli studi di Messina, la cui composizione è normata dal Regolamento del Corso di studio e prevede la presenza di: docenti, tutor organizzatori e coordinatori del tirocinio e un rappresentante ministeriale nominato dal Direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, come indicato dalla normativa vigente. Visto il carattere abilitante del titolo di studio, il membro esterno è parte integrante della Commissione a tutti gli effetti.
REQUISITI DELLA PROVA FINALE
La prova finale della laurea costituisce un'importante occasione formativa individuale a completamento del percorso.
La prova finale si compone di
- TESI DI LAUREA: lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare, redigere, presentare e discutere una tesi scritta su un argomento a carattere teorico o applicativo, originale e critico, coerente rispetto agli obiettivi specifici della laurea magistrale, riguardante le tematiche riconducibili alle discipline sostenute dallo studente nel suo percorso formativo sotto la guida di un docente relatore. La prova costituirà un'opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, di elaborazione e di riflessione critica rispetto a quanto studiato e di trasferimento delle abilità e delle conoscenze, dei contenuti e della tematica relativi al lavoro svolto dallo studente. Essa è incentrata su un argomento, tema o topic a scelta dello studente, il quale, sotto la guida di un relatore, provvederà a corredarla di un adeguato apparato metodologico e di idonei riferimenti bibliografici;
- RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO: lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare, redigere, presentare e discutere una relazione finale di tirocinio, sotto la guida di un Tutor (figura specialistica), e diretta a rendere evidenti le competenze professionali acquisite, in termini di progettazione, riflessione e valutazione dell'esperienza di tirocinio, di osservazione, trasposizione e azione didattica in specifici contesti scolastici. In tale lavoro la parte riferita all'esperienza di tirocinio deve essere opportunamente rielaborata in maniera critica e riflessiva.
PROVA FINALE
Nella prova finale lo studente dovrà essere in grado di presentare il proprio lavoro riguardante una tematica, una problematica o una esperienza riferita all'ambito formativo con appropriato linguaggio. In tale lavoro la parte riferita all'esperienza di tirocinio deve essere opportunamente rielaborata in maniera critica.
Ulteriori indicazioni sulla modalità di svolgimento della prova finale sulla valutazione di tale prova sono stabilite dal Regolamento didattico del Corso di studio.
La prova finale si svolge davanti a una commissione d'esame nominata dal Direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturale dell'Università degli studi di Messina, la cui composizione è normata dal Regolamento del Corso di studio e prevede la presenza di: docenti, tutor organizzatori e coordinatori del tirocinio e un rappresentante ministeriale nominato dal Direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, come indicato dalla normativa vigente. Visto il carattere abilitante del titolo di studio, il membro esterno è parte integrante della Commissione a tutti gli effetti.
REQUISITI DELLA PROVA FINALE
La prova finale della laurea costituisce un'importante occasione formativa individuale a completamento del percorso.
La prova finale si compone di
- TESI DI LAUREA: lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare, redigere, presentare e discutere una tesi scritta su un argomento a carattere teorico o applicativo, originale e critico, coerente rispetto agli obiettivi specifici della laurea magistrale, riguardante le tematiche riconducibili alle discipline sostenute dallo studente nel suo percorso formativo sotto la guida di un docente relatore. La prova costituirà un'opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, di elaborazione e di riflessione critica rispetto a quanto studiato e di trasferimento delle abilità e delle conoscenze, dei contenuti e della tematica relativi al lavoro svolto dallo studente. Essa è incentrata su un argomento, tema o topic a scelta dello studente, il quale, sotto la guida di un relatore, provvederà a corredarla di un adeguato apparato metodologico e di idonei riferimenti bibliografici;
- RELAZIONE FINALE DI TIROCINIO: lo studente dovrà dimostrare di saper elaborare, redigere, presentare e discutere una relazione finale di tirocinio, sotto la guida di un Tutor (figura specialistica), e diretta a rendere evidenti le competenze professionali acquisite, in termini di progettazione, riflessione e valutazione dell'esperienza di tirocinio, di osservazione, trasposizione e azione didattica in specifici contesti scolastici. In tale lavoro la parte riferita all'esperienza di tirocinio deve essere opportunamente rielaborata in maniera critica e riflessiva.
PROVA FINALE
Nella prova finale lo studente dovrà essere in grado di presentare il proprio lavoro riguardante una tematica, una problematica o una esperienza riferita all'ambito formativo con appropriato linguaggio. In tale lavoro la parte riferita all'esperienza di tirocinio deve essere opportunamente rielaborata in maniera critica.
Ulteriori indicazioni sulla modalità di svolgimento della prova finale sulla valutazione di tale prova sono stabilite dal Regolamento didattico del Corso di studio.
Conoscenze richieste per l'accesso.
CONOSCENZE E COMPETENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Per l'iscrizione al Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, a norma delle vigenti disposizioni.
Annualmente il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) emana dei Decreti contenenti modalità e contenuti delle prove di ammissione, nonché la definizione del numero dei posti disponibili per l'accesso su base regionale.
L'accesso è programmato a livello locale e l'ammissione è subordinata al superamento di un test di accesso 'a soglia' di tipo strutturato, ovvero una prova a scelta multipla costituita da una serie di quesiti che prevedono a più alternative tra le quali occorre individuare la risposta corretta. La prova consiste nella soluzione di 80 quesiti a scelta multipla, di cui una sola è la risposta esatta tra le quattro indicate, ed ha una durata di 2 ore e mezza.
OBIETTIVI E CONTENUTI DELLA PROVA
Per l'iscrizione al Corso sono, altresì, richiesti il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale, in termini di
• competenza linguistica e di ragionamento logico;
• cultura letteraria, storico-sociale e geografica;
• cultura matematica e scientifica.
Per le specifiche si rimanda al Regolamento del Corso di Studio e al Syllabus.
Il MUR, con Decreto Ministeriale (mur.gov.it), ogni anno, specifica i contenuti della prova (Allegato A al Decreto Ministeriale n. 937 del 19-07-2023).
Per verificare l'adeguatezza della preparazione iniziale è nominata dal Direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali, annualmente una Commissione.
MODALITÀ DI RECUPERO DELLE CARENZE NELLE CONOSCENZE IN INGRESSO
Ai candidati che, pur collocati utilmente in graduatoria, non abbiano raggiunto il 60% delle risposte esatte in ciascuna area prevista dal test sarà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) che dovrà essere assolto entro il primo anno di corso attraverso attività organizzate dal Corso di laurea con verifica delle acquisizioni richieste per ogni area disaggregata considerata deficitaria.
Il mancato assolvimento degli OFA entro il primo anno di iscrizione costituisce impedimento a sostenere esami delle successive annualità.
Le conoscenze richieste per l'accesso e le modalità della loro verifica sono indicate nel Regolamento didattico del corso di studio, dove sono altresì specificati gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) previsti nel caso in cui la verifica non risultasse positiva (esiti prefissati). volti a garantire l'effettivo superamento delle lacune rilevate.
L'esito della prova può costituire per lo studente anche un utile strumento auto-valutativo che, al tempo stesso, consente all'Ateneo di organizzare adeguate attività di orientamento e formazione adatte a colmare eventuali lacune iniziali per assicurare il successo formativo di tutti gli studenti.
Per l'iscrizione al Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, a norma delle vigenti disposizioni.
Annualmente il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) emana dei Decreti contenenti modalità e contenuti delle prove di ammissione, nonché la definizione del numero dei posti disponibili per l'accesso su base regionale.
L'accesso è programmato a livello locale e l'ammissione è subordinata al superamento di un test di accesso 'a soglia' di tipo strutturato, ovvero una prova a scelta multipla costituita da una serie di quesiti che prevedono a più alternative tra le quali occorre individuare la risposta corretta. La prova consiste nella soluzione di 80 quesiti a scelta multipla, di cui una sola è la risposta esatta tra le quattro indicate, ed ha una durata di 2 ore e mezza.
OBIETTIVI E CONTENUTI DELLA PROVA
Per l'iscrizione al Corso sono, altresì, richiesti il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale, in termini di
• competenza linguistica e di ragionamento logico;
• cultura letteraria, storico-sociale e geografica;
• cultura matematica e scientifica.
Per le specifiche si rimanda al Regolamento del Corso di Studio e al Syllabus.
Il MUR, con Decreto Ministeriale (mur.gov.it), ogni anno, specifica i contenuti della prova (Allegato A al Decreto Ministeriale n. 937 del 19-07-2023).
Per verificare l'adeguatezza della preparazione iniziale è nominata dal Direttore del Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali, annualmente una Commissione.
MODALITÀ DI RECUPERO DELLE CARENZE NELLE CONOSCENZE IN INGRESSO
Ai candidati che, pur collocati utilmente in graduatoria, non abbiano raggiunto il 60% delle risposte esatte in ciascuna area prevista dal test sarà attribuito un Obbligo Formativo Aggiuntivo (OFA) che dovrà essere assolto entro il primo anno di corso attraverso attività organizzate dal Corso di laurea con verifica delle acquisizioni richieste per ogni area disaggregata considerata deficitaria.
Il mancato assolvimento degli OFA entro il primo anno di iscrizione costituisce impedimento a sostenere esami delle successive annualità.
Le conoscenze richieste per l'accesso e le modalità della loro verifica sono indicate nel Regolamento didattico del corso di studio, dove sono altresì specificati gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) previsti nel caso in cui la verifica non risultasse positiva (esiti prefissati). volti a garantire l'effettivo superamento delle lacune rilevate.
L'esito della prova può costituire per lo studente anche un utile strumento auto-valutativo che, al tempo stesso, consente all'Ateneo di organizzare adeguate attività di orientamento e formazione adatte a colmare eventuali lacune iniziali per assicurare il successo formativo di tutti gli studenti.
Obiettivi formativi specifici.
Il Corso ha una durata di cinque anni e si articola in un unico percorso curricolare, senza la suddivisione in indirizzi, comprensivo di insegnamenti, laboratori e attività di tirocinio indiretto e diretto. Il Corso intende fornire al futuro insegnante un solido repertorio di conoscenze e competenze pedagogiche, metodologiche e didattiche, psicopedagogiche e socio-antropologiche, oltre che un articolato corpus di abilità di natura disciplinare, che lo mettano in grado di proporle, tradurle e applicarle in contesti reali della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
Le competenze correlate alla funzione docente di scuola dell'infanzia e primaria fanno riferimento ai fondamenti epistemologici della pedagogia, della didattica, della psicologia, della sociologia e delle altre discipline incluse nel curricolo, coniugando la dimensione dei “saperi” con quella applicativa e traspositiva dei laboratori e tirocini, tali da consentire al laureato di leggere e analizzare i fenomeni e i problemi educativi, anche complessi, e di progettare e realizzare interventi didattici e valutarne gli esiti, nell'intento di rispondere adeguatamente ai bisogni e alle caratteristiche degli allievi di scuola dell'infanzia e di scuola primaria. Per rispondere alla crescente domanda di istruzione, il Corso prevede una formazione diretta a preparare una figura di insegnante versatile e flessibile capace di operare in contesti ad elevata complessità e varietà culturale. Per tale ragione, le competenze curricolari, quelle metodologiche e quelle relazionali maggiormente legate alla funzione dell'accoglienza e del dialogo e dell'inclusione, e quelle comunicative e sociali, rimangono a fondamento della professione insegnante, al fine di garantire la qualità dell'istruzione di base in contesto e di promuovere rispetto, reciprocità, valorizzazione delle differenze, nonché di individualizzare e di personalizzare gli interventi, di promuovere l'apprendimento ogni singolo allievo, di progettare, di programmare, di valutare e di attivare percorsi di ricerca-azione per promuovere processi di innovazione didattica.
Il laureato deve poter contare inoltre su una adeguata competenza nella lingua inglese corrispondente al livello B2.
Egli deve essere in grado di tradurre e rendere spendibili tali conoscenze e competenze in contesti reali e specifici della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Il percorso curricolare è diretto a rendere il laureato in SFP capace di gestire efficacemente una classe e i processi di insegnamento-apprendimento, di progettare proposte didattiche adeguate volte a soddisfare i bisogni di tutti gli allievi e di valutarne l'efficacia. Nello specifico, il laureato dovrà essere in grado di:
In tale senso, egli sarà in grado di:
• padroneggiare i principali fondamenti epistemologici e metodologici delle discipline relative agli ambiti oggetto di insegnamento (linguistico-letterari, matematici ecc.);
• padroneggiare principi, linguaggi, tecniche e strumenti delle discipline pedagogiche e metodologico-didattiche;
• saper coniugare i saperi teorici con quelli esperienziali acquisiti attraverso attività di laboratorio e tirocinio;
• integrare e coniugare conoscenze e competenze disciplinari con quelle pedagogiche e metodologico-didattiche, calibrando i contenuti in funzione dei diversi gradi scolastici e dell'età degli allievi con particolare riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012 e successive integrazioni 2018;
• saper coniugare abilità e contenuti disciplinari diversi (pedagogici, sociologici, psicologici ecc.) in un'ottica interdisciplinare per realizzare forma di progettazione adeguate e corrispondenti alle necessità degli allievi;
• padroneggiare conoscenze e competenze disciplinari relative agli ambiti oggetto di insegnamento (area linguistico-letteraria, area storico-geografica, area scientifico-tecnologica, area artistica e area motoria, area lingua straniera: inglese);
• progettare, realizzare, gestire e valutare proposte didattiche qualitativamente apprezzabili sul piano della ricaduta sull'apprendimento, anche avvalendosi dell'uso delle nuove tecnologie;
• articolare obiettivi e contenuti delle diverse discipline in funzione dei diversi livelli e contesti scolastici: infanzia e primaria;
• padroneggiare metodi, tecniche e strumenti per gestire attività, processi e interventi didattici diretti ad allievi della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, calibrandoli in funzione delle loro caratteristiche e adeguandoli alla progressione degli apprendimenti in termini di tempi e le modalità di intervento;
• padroneggiare specifiche metodologie, strumenti, tecniche e strategie per costruire una proposta didattica incentrata sulle caratteristiche degli allievi, compresi quelli con bisogni speciali, anche ricorrendo all'impiego di strategie didattiche individualizzate e personalizzate e a strumenti compensativi e dispensativi;
• padroneggiare competenze relazionali e gestionali in modo tale da rendere il lavoro di classe vantaggioso per ciascun allievo sul piano cognitivo, affettivo/relazionale/sociale e psicomotorio, creando e alimentando la disponibilità favorevole all'apprendimento e facilitando la convivenza di culture e religioni diverse;
• partecipare attivamente alla gestione della scuola e della didattica collaborando con i colleghi sia nella progettazione didattica, sia nelle attività collegiali interne ed esterne, anche in relazione alle esigenze del territorio in cui opera la scuola.
• saper leggere e interpretare problemi, fenomeni, fatti ed eventi didattici nelle loro diverse dimensioni, compresa quella interculturale, dell'inclusione e di genere;
• usare appropriati metodi e tecniche della ricerca educativa e strumenti d'analisi per la comprensione dei bisogni educativi, con particolare riferimento alle problematiche dell'inclusione, alle questioni interculturali, alle dinamiche di genere e alle problematiche emergenziali;
• coniugare saperi e competenze trasversali, metodi e tecniche di lavoro e di ricerca per elaborare e gestire interventi didattici;
• coniugare conoscenze e competenze di carattere teorico con quelle di ordine metodologico e tecnico per riuscire ad analizzare e a soddisfare i bisogni diversi dei destinatari nei differenti contesti, sostenendo il processo di acquisizione;
• padroneggiare abilità comunicative e relazionali atte a consentire di relazionarsi adeguatamente con gli allievi e di gestire al meglio le relazioni individuali e di gruppo, anche in riferimento ai processi e ai contesti interculturali, di inclusione sociale e della disabilità;
• saper gestire la comunicazione, interagire e operare in contesti didattici ad elevata varietà e variabilità culturale;
• padroneggiare competenze di carattere organizzativo e di gestione della classe;
• collaborare con i colleghi nella progettazione e nella programmazione didattica, sia in attività collegiali interne sia in attività esterna alla scuola, e con altre figure professionali del territorio, operando in team professionali e interprofessionali;
• saper decodificare e interpretare eventi, fatti e fenomeni didattici complessi, anche all'interno di trasformazioni più recenti della scuola, al fine di comprenderne le caratteristiche e attivare forme partenariali e reti di collaborazione atte a promuovere la qualità dell'istruzione;
• padroneggiare adeguatamente strumenti per l'analisi dei dati, la comunicazione e la gestione dell'informazione e la documentazione didattica;
• padroneggiare strumenti osservativi, di rilevazione e di analisi per la riflessione critica sull'esperienza;
• padroneggiare, in forma scritta e orale, una lingua straniera dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
Il piano di studi è pensato nella distribuzione degli insegnamenti con l'intento di dare coerenza e di congruenza interna tra le diverse attività formative interessate e di rendere più stretto e armonico il rapporto tra famiglie di conoscenze e competenze appartenenti ad ambiti disciplinari diversi, nonché di saldare queste ultime alle attività di laboratorio e alle diverse forme di tirocinio diretto e indiretto. In tal senso, dunque, le competenze e le conoscenze da acquisire nei diversi campi sono state raggruppate in domini di padronanza strettamente interconnessi tra loro, tali da rendere, fin dall'inizio, il percorso curricolare professionalmente incisivo e maggiormente rispondente ai bisogni degli studenti, oltre che aderente agli obiettivi da perseguire e alle competenze in uscita. Si fa qui riferimento, in particolare, alla capacità degli studenti di saper gestire una classe di scuola dell'infanzia e di scuola primaria e di progettare interventi e percorsi educativi e didattici pienamente rispondenti alle esigenze di ciascun allievo sostenendo efficacemente l'apprendimento di quest'ultimo in contesto.
Il percorso di formazione con riferimento alla struttura del Corso di Studio e agli insegnamenti impartiti contempla:
Discipline di base
M-PED/01, M-PED/02, M-PED/03, M-PED/04, M-PSI/04, SPS/08, M-DEA/01
Discipline caratterizzanti
MAT/02, MAT/03, L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/11, L-FIL-LET/12, BIO/01, BIO/07, FIS/01, CHIM/03, M-EDF/01, L-ANT/02, M-STO/01, M-GGR/01, L-ART/06, L-ART/07, M-PED/02, IUS/09, PSI/08
Lingua inglese: L-LIN/12 Altre Attività
- Attività a scelta dello studente
- Attività di tirocinio
- Laboratorio di tecnologie didattiche
- Laboratori di lingua inglese (L-LIN/12)
- Prova/Idoneità di lingua inglese di livello B2
- Attività formative per la Prova Finale
Il Corso è strutturato in aree, assi culturali/disciplinari e saperi, che si articolano in aree di apprendimento e di contenuto che concorrono a definire un profilo culturale forte e dinamico.
Il piano di studi, al fine di assolvere agli obiettivi sopra indicati, risulta così strutturato:
- nel primo anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze legate relative all'area pedagogica e metodologico-didattica di base, sociologiche e di storia della scuola;
- nel secondo anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze relative all'area linguistico- letteraria e storico-geografica;
- nel terzo anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze relative all'area matematica, tecnologica, espressiva e musicale;
- nel quarto anno sono state raggruppare le conoscenze e competenze di area psicologica, sociale e giuridica, motoria e della disabilità;
- nel quinto anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze di area scientifica e ambientale. Il Corso è strutturato in aree, assi culturali/disciplinari e saperi, che si articolano in aree di apprendimento e di contenuto che concorrono a definire un profilo culturale forte e dinamico.
Il percorso formativo si articola in:
1. AREA DELLE DISCIPLINE PEDAGOGICHE, METODOLOGICO-DIDATTICHE E DELLE TECNOLOGICHE DIDATTICHE (M-PED/01; M-PED/02; M-PED/03; M-PED/04) conoscenze pedagogiche e metodologico-didattiche atte a comprendere e a interpretare i fenomeni, i fatti e i processi educativi complessi, oltre che ad intercettare nuovi bisogni formativi, per attivare azioni di intervento rivolte a tutti gli allievi, calibrate sulle specifiche necessità di ciascuno di essi e sugli specifici contesti didattici con l'intento di promuovere il benessere formativo. Si tratta di conoscenze e competenze metodologiche forti, relative alle discipline pedagogiche, di educational design, di valutazione, di assessment, di gestione e organizzazione dei percorsi e delle proposte didattiche, oltre che di relazione e di comunicazione didattica, anche facendo leva sulle nuove tecnologie, al fine di garantire cura e sviluppo degli apprendimenti individuali degli allievi e dei gruppi, programmando, realizzando, gestendo e valutando interventi didattici e strategie innovative, anche in riferimento ai processi di inclusione sociale, alle problematiche di genere, interculturali e della disabilità.
2. AREA DELLE DISCIPLINE SOCIO-ANTROPOLOGICHE E STORICO-GEOGRAFICO-LETTERARIE (SPS/08; DEA/01; L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/11, L-ANT/02, M-STO/01, M-GGR/01): conoscenze e competenze approfondite legate alle capacità di interpretative in tutte le occorrenze di lettura e scrittura, che implica l'uso di processi di elevato livello per leggere e decodificare i fenomeni educativi, per approcciare le diverse forme alfabetiche, per interagire con le diverse culture, comprese quelle di genere e delle popolazioni immigrate, nella prospettiva di relazioni sociali multiculturali e multietniche, oltre che quelle connesse alla territorialità dei fenomeni in senso sia diacronico che sincronico, al fine di attuare adeguati interventi didattici. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'“Area 1: I saperi della scuola”
3. AREA DELLE DISCIPLINE SCIENTIFICHE, AMBIENTALI E TECNOLOGICHE (MAT/02, MAT/03, BIO/01, BIO/07, FIS/01, CHIM/03): conoscenze e competenze di ordine scientifico che riguardano la conoscenza del mondo e del rispetto dell'ambiente, utili anche all'osservazione diretta della realtà (matematiche, fisiche, chimiche) e quelle della comunicazione, della documentazione e della gestione dell'informazione, utili a sostenere i processi di analisi delle situazioni reali attraverso l'acquisizione di un pensiero procedurale e il trattamento dei dati. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'“Area 1: I saperi della scuola”.
4. AREA DELLE DISCIPLINE PSICOLOGICHE, GIURIDICHE E DELL'INTEGRAZIONE (PSI/04; PSI/08; IUS/09): conoscenze e competenze relative ai processi di sviluppo in particolare della seconda e della terza infanzia, al funzionamento psichico, alle relazioni tra individui e gruppi, e ai metodi di studio e alle tecniche di intervento che, nei diversi modelli operativi (individuale, relazionale, di gruppo), caratterizzano le applicazioni della psicologia dello sviluppo e dell'educazione in differenti ambiti per la soluzione dei problemi scolastici, da applicare ai diversi contesti scolastici in cui il laureato opera. alle discipline psicologiche utili a padroneggiare gli aspetti fondamentali del funzionamento psichico, delle relazioni tra individui e gruppi, nonché ad intercettare forme di disagio da trattare, in modo integrato, con le altre funzioni professionali dell'insegnamento; conoscenze disciplinari e metodologiche atte a comprendere e a interpretare fenomeni e situazioni complesse per attivare azioni preventive rivolte alle diverse forme di disagio scolastico, alle azioni promozionali del benessere dell'allievo, delle famiglie e della comunità scolastica, anche con l'intento di consentire al laureato di riuscire ad operare in team multidisciplinari e a co-progettare interventi formativi di qualità. Si tratta di conoscenze e competenze relative: alle discipline pedagogiche, utili a gestire meglio le relazioni, a curare i momenti formativi dello sviluppo cognitivo, sociale ecc., dell'allievo, a progettare interventi e a valutarne gli esiti, anche in riferimento ai processi di inclusione sociale e interculturale e ai temi e ai problemi riferiti alla disabilità. Tali conoscenze e competenze aiutano a leggere, a interpretare e ad intercettare problemi e forme di disagio e problematicità da trattare, in modo integrato, con altre funzioni professionali, nei limiti delle proprie funzioni didattiche, di mediazione, di intervento, di orientamento, di promozione, di sostegno al benessere educativo e psico-fisico. Inoltre, essa comprende conoscenze e competenze adeguate legate alle discipline di base, alle strategie, alle metodologie e alle tecniche didattiche utili alla programmazione e alla realizzazione di progetti individuali e sociali legati al trattamento di situazioni didattiche tanto dei singoli allievi tanto dei gruppi, anche nell'ottica dell'inclusione sociale. Si tratta di conoscenze e competenze relative alle discipline socio-antropologiche comprensive degli aspetti teorici e metodologici, nonché delle questioni inerenti all'implementazione degli interventi rivolte a specifici destinatari. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'Area 2: “Insegnamenti per l'accoglienza di studenti disabili”.
5. AREA LINGUISTICA, ESPRESSIVA E DELLA LINGUA STRANIERA (INGLESE) (L-FIL-LET/12, M-EDF/01, L-ART/06, L-ART/07, L-LIN/12): conoscenze e competenze legate alle lingue e ai linguaggi verbali e non verbali che si realizza con il concorso di più discipline: legate all'educazione musicale, all'arte e all'immagine e al corpo e al movimento, nonché alle conoscenze e competenze legate all'uso efficace, in forma scritta e orale, di una lingua dell'Unione Europea (inglese), oltre all'italiano, anche in riferimento alla terminologia legata al contesto professionale di riferimento e all'uso di una lingua dell'insegnamento, accompagnata da una buona acquisizione dei linguaggi specialisti e di settore. Tutte queste discipline concorrono a definire un'area espressiva comune legata all'esigenza dell'assunzione di strumenti metodologici e comunicativi da parte dell'Insegnante di Scuola dell'infanzia e della scuola primaria nell'esplicazione della sua funzione. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'“Area 1: I saperi della scuola”.
6. AREA DELLE COMPETENZE TRASVERSALI E DI TRASPOSIZIONE DELLE COMPETENZE: la capacità di applicare conoscenze e abilità in situazione è legata a quelle esperienze formative finalizzate a rafforzare il processo di acquisizione attraverso attività dirette a promuovere competenze trasversali e attività di tirocinio qualificanti (progetto formativo) presso scuola accoglienti accreditate, oltre che attraverso altre attività (laboratori, workshop, seminari co-progettati con le strutture accoglienti i tirocinanti ecc.) utili ad accrescere l'azione di trasposizione di precise abilità, anche in funzione di una migliore comprensione della spendibilità delle competenze e delle prospettive occupazionali, nel senso di miglioramento dell'expertise insegnante (orientatore, facilitatore ecc.). Si tratta di competenze professionali da acquisire sul campo, attraverso esperienze significative di tirocinio diretto nella scuola dell'infanzia sia nella scuola primaria, che richiedono l'implementazione di una certa progettualità didattica in contesto.
A) OBIETTIVI SPECIFICI E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE: PSICOPEDAGOGICHE E METODOLOGICO-DIDATTICHE
Obiettivi specifici
Lo studente dovrà:
- possedere elementi di psicologia dello sviluppo e dell'educazione per meglio comprendere i soggetti in educazione e una conoscenza critica dei principali modelli pedagogico-didattici;
- acquisire conoscenze sullo sviluppo del bambino con riferimento ai seguenti processi: sensoriali, attentivi, linguistici, di memoria, di pensiero, di ragionamento e di problem solving;
- acquisire conoscenze sulla sfera emotiva e affettiva, sui processi di socializzazione;
- consolidare competenze nell'osservazione del comportamento infantile;
- possedere competenze didattiche (capacità di organizzare la classe come ambiente di apprendimento e comunità di relazioni, padroneggiamento di una pluralità di metodologie didattiche congruenti con una visione costruttiva e sociale del processo di apprendimento; capacità di adottare ed utilizzare strategie didattiche integrate e flessibili in base ai bisogni ed ai reali processi di apprendimento messi in atto dagli alunni; capacità di condivisione con il gruppo degli insegnanti della classe modelli di progettazione/programmazione, implementazione delle attività e valutazione aperti e flessibili in itinere, declinabili su diversi livelli di difficoltà);
- consolidare una riflessività professionale in relazione al proprio e altrui operato in contesti didattici, all'interno di una visione dinamica ed evolutiva del profilo professionale di docente;
- riconoscere le potenzialità e le valenze didattiche presenti nelle nuove tecnologie e integrarle funzionalmente nella predisposizione di ambienti di apprendimento;
- conoscere i fondamenti e delle strategie della ricerca educativa utili a verificare e innovare le pratiche educative e didattiche;
- saper sviluppare percorsi di ricerca educativa 'sul campo' basati su processi di osservazione, documentazione, innovazione, valutazione dell'azione di insegnamento e dei suoi risultati;
- avere conoscenze sui contesti storico-sociali di esercizio della pratica professionale;
- comprendere il proprio lavoro in relazione ai processi di regolazione del sistema educativo e, con ottica comparata, agli sviluppi europei e internazionali in materia di politiche educative;
- saper agire in condizioni di diversità ed eterogeneità nella classe, come azione di inclusione di alunni di origini diverse e di allievi con necessità educative speciali, all'insegna dell'equità e dell'uguaglianza a scuola.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Le attività didattiche prevedono lo svolgimento di lezioni frontali, anche con l'ausilio di tecnologie multimediali (con software, videoregistrazioni, filmati...), esercitazioni pratiche guidate; attività laboratoriali con analisi di progetti, interventi, azioni educative, produzione di gruppo di progetti, strumenti di valutazione, interventi didattico-educativi; simulazioni; dibattito con esperti; discussioni collettive e lavoro a gruppi.
B) OBIETTIVI SPECIFICI E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
I. Area 1: I saperi della scuola
1. Ambito disciplinare linguistico-letterario
Obiettivi specifici
Per quanto riguarda l'ambito linguistico gli obiettivi da raggiungere sono i seguenti:
- conoscenza del patrimonio linguistico nazionale nella sua formazione storica e nelle sue varietà presenti sul territorio;
- presa di coscienza della molteplicità linguistica e culturale che contraddistingue l'Italia attraverso l'insistenza della aree alloglotte;
- individuazione delle strutture essenziali della lingua italiana, soprattutto sul piano morfosintattico;
- distinzione dei registri d'uso e conoscenza delle dimensioni di variabilità della lingua;
- conoscenza delle fasi dell'acquisizione della lingua in contesti naturali e guidati;
- sviluppo della capacità di riflessione sulla lingua secondo i modelli dell'educazione linguistica;
- creazione di abilità nella manipolazione della lingua, con ricaduta sul piano della didattica specifica per la scuola primaria;
- conoscenza dei processi sottesi alla lettura e alla scrittura per lo sviluppo delle competenze testuali (dalle prime fasi di apprendimento ai modelli esperti);
- arricchimento del lessico e uso dei moderni strumenti utili;
- sviluppo della capacità di selezionare e proporre materiali didattici adeguati alle competenze degli allievi attraverso criteri oggettivi quali la leggibilità e la comprensibilità.
L'educazione letteraria nell'ambito della formazione dei futuri docenti della scuola primaria e dell'infanzia mira a:
- creare abitudine alla lettura, come formazione continua della persona anche attraverso la conoscenza specifica della letteratura per l'infanzia;
- dare competenze per interpretare il messaggio letterario, cogliendone anche i pensieri e le emozioni;
- offrire strumenti per individuare le qualità estetiche e i valori di cui i testi sono portatori, al fine di scegliere brani o opere da proporre in lettura ai bambini, educandone il gusto;
- capire il pensiero narrativo e le sue strutture;
- saper analizzare e commentare un testo;
- conoscere la tradizione letteraria italiana e le sue forme di trasmissione.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Per quanto riguarda la metodologia didattica si prevedono:
- lezioni frontali integrate;
- esercitazioni e laboratori applicativi;
- uso degli strumenti elettronici per la linguistica (corpora linguistici, dizionari elettronici, strumenti di analisi stilometrica, concordanze) e per la lettura e analisi di testi letterari
- uso degli strumenti cartacei (dizionari storici ed etimologici, dizionari dell'uso, metodici, ragionati)
- uso degli strumenti specifici per la scuola primaria (dizionari per bambini, indici di leggibilità, software didattico)
- analisi delle grammatiche (storiche, normative, descrittive);
- lettura e analisi di testi letterari.
2) Ambito disciplinare: lingua straniera (inglese)
Obiettivi specifici
Per quanto riguarda l'ambito della lingua inglese ci si propone di far conseguire:
- conoscenze e competenze linguistiche di livello B2, come indicato nel Quadro Comune europeo di riferimento, alla fine del percorso di studi;
- conoscenze e competenze glottodidattiche e pratiche relative alla capacità di programmazione e gestione della classe di inglese;
- capacità di reperire fonti di aggiornamento professionale in L2 e di comprendere documenti del Consiglio d'Europa e di attualità relativi alle politiche linguistiche orientate ai giovani apprendenti ('young learners') e alla formazione in servizio.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
- laboratori linguistici (svolti anche in presenza di docenti madrelingua e modalità di autoapprendimento)
- corsi frontali di tipo comunicativo per quanto riguarda i contenuti della lingua inglese e della sua lingua.
3) Ambito disciplinare: storico-geografico
Obiettivi specifici
Acquisizione delle conoscenze e competenze storiche e geografiche di base riguardanti diversi periodi storici e le caratteristiche del paesaggio, del territorio e dei sistemi naturali, socio-culturali, economici e politici che ne definiscono l'organizzazione, le relazioni, i processi di trasformazione e di configurazione identitaria.
In particolare ci si propone di favorire:
- lo sviluppo delle metodologie di ricerca storica e di costruzione induttiva delle conoscenze storiche, attraverso il reperimento e l'analisi dei documenti; il controllo dell'autenticità delle fonti; la collazione delle stesse per la ricostruzione storica;
- lo sviluppo dei metodi di costruzione delle conoscenze geografiche attraverso l'osservazione diretta, l'uso di questionari, interviste e metodi di raccolta di dati;
- acquisizione di competenze nell'uso degli strumenti geografici, attraverso l'analisi di carte geografiche generali, tematiche, mentali, fonti statistiche, informatiche, fonti soggettive, letterarie, iconografiche;
- realizzazione di progetti e interventi educativi relativi all'ambiente e alla sostenibilità, al paesaggio, ai beni culturali, ai diritti umani, ai processi interculturali e alla globalizzazione.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Per quanto riguarda la metodologia didattica si prevedono:
- lezioni frontali, con l'ausilio delle tecnologie multimediali;
- esercitazioni pratiche guidate;
- attività laboratoriali di approfondimento disciplinare;
- utilizzo di software o videoregistrazioni e filmati;
- uscite sul terreno.
4) Ambito disciplinare matematico scientifico (discipline ecologico-biologiche, fisiche-chimiche)
Obiettivi specifici
Per quanto riguarda l'ambito scientifico, si evidenziano i seguenti obiettivi specifici:
- acquisizione di concetti scientifici fondanti, selezionati in base alla loro rilevanza e accessibilità nel contesto della scuola dell'infanzia e primaria e delle loro specificità territoriali regionali;
- acquisizione della consapevolezza dell'esistenza di una natura complessa ed ecosistemica, evidenziata dalle relazioni di interdipendenza tra viventi e contesto chimico-fisico;
- acquisizione di conoscenze e competenze didattiche relative alle discipline scientifiche interconnesse (apprendendo ad individuare i concetti scientifici strutturanti e le loro connessioni, a riflettere sugli ostacoli cognitivi, ad elaborare possibili attività e percorsi didattici integranti e a sviluppare una visione di tipo sistemico);
- acquisizione della capacità di realizzare attività pratiche e riflessioni didattiche critiche.
Per quanto riguarda l'ambito matematico, si evidenziano i seguenti obiettivi specifici:
- acquisizione di concetti fondamentali della matematica, relativamente a vari domini (aritmetica, geometria, logica, probabilità e statistica);
- acquisizione di conoscenze e competenze didattiche relative alla disciplina;
- consapevolezza del ruolo del 'problem solving' come momento fondamentale e pervasivo del fare matematica ad ogni livello di scolarità;
- acquisizione della capacità di realizzare attività pratiche e riflessioni didattiche critiche e di attuare adeguate strategie di valutazione.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Si prevedono lezioni frontali, approfondimenti di laboratorio e uscite sul territorio.
Sarà richiesto inoltre allo studente di progettare unità didattiche ed esperimenti con risorse naturali e materiali poveri, realizzabili in classe, finalizzati ad aiutare i bambini a costruire conoscenze e leggi scientifiche e a verificarne la coerenza con i fenomeni osservati.
5) Ambito musicale, artistico, di educazione motoria e giuridico
Il piano didattico prevede lo sviluppo di competenze specifiche in ambito artistico, musicale, di educazione motoria e conoscenze giuridiche di base.
Obiettivi specifici
- saper progettare percorsi didattici secondo le Indicazioni Nazionali Vigenti in ambito artistico, musicale e dell'educazione motoria;
- conoscere i principali modelli di educazione nei tre ambiti, artistico, musicale e motorio-sportivo;
- apprendere i concetti fondamentali e le tecniche della cultura artistica, musicale e motoria;
- acquisire conoscenze rispetto allo sviluppo del movimento (controllo motorio, gioco di movimento, educazione allo sport);
- apprendere elementi di legislazione scolastica e di diritto costituzionale.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Le lezioni sono frontali, con proiezioni di video, analisi di documenti, distribuzione di materiale bibliografico, interventi di artisti, musicisti e operatori del settore.
II. Area 2: Insegnamenti per l'accoglienza di studenti disabili
Nel complesso, gli obiettivi formativi specifici individuati e le attività didattiche previste mirano a sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al profilo di un insegnante che sappia coniugare una solida formazione culturale di base, con un particolare approfondimento delle discipline pedagogiche e didattiche speciali, psicologiche e giuridiche, declinate ai fini dell'educazione e dell'istruzione di alunni con bisogni educativi particolari, tra cui quelli con disabilità integrati in classi normali. A questo scopo, è previsto un ulteriore potenziamento delle conoscenze nell'ambito delle scienze pedagogico-didattiche speciali, ed una loro integrazione con quelle relative a discipline igienico-sanitarie di settore.
Su tale substrato formativo comune, il futuro insegnante di classe dovrà saper cogliere i bisogni formativi speciali degli alunni più vulnerabili, interpretandoli in chiave di progettualità educativo-didattica e di capacità di mediazione cognitiva, attraverso una congruente gestione degli interventi, nella prospettiva della valorizzazione della personalità dei singoli studenti e delle risorse disponibili, dell'impiego di dispositivi specifici di monitoraggio e di documentazione dei processi attivati e degli esiti conseguiti.
In un percorso accademico che si avvale di esperienze ed attività formative diversificate e specializzate, lo studente è chiamato a sviluppare le abilità socio-relazionali necessarie al lavoro in équipe, innanzitutto in collaborazione con i colleghi di classe, inoltre con le famiglie e con altre professionalità socio-sanitarie. Attraverso questo presupposto, è sollecitato a coltivare le disposizioni e le competenze utili alla costruzione di relazioni educative significative e formativamente incisive, in presenza di studenti con difficoltà integrati nella classe, e la capacità di autovalutazione dei propri orientamenti etico-valoriali, anche in rapporto ai riferimenti deontologici disponibili, allo scopo di operare scelte professionali criticamente fondate e socialmente legittimate, orientate alla promozione dello sviluppo globale della personalità di tutti i bambini, con particolare riguardo a quelli più problematici.
Obiettivi specifici
Acquisire conoscenze, abilità e competenze finalizzate a:
- valorizzare il quadro delle possibilità offerte dalla normativa, dalla storia e dalla prassi di integrazione scolastica a livello nazionale ed internazionale;
- interagire con gli specialisti della sanità e con la famiglia per la conoscenza della diagnosi e del profilo di funzionamento dell'alunno con disabilità, e per la elaborazione, gestione e valutazione collegiale del piano educativo-didattico individualizzato integrato, aperto alla prospettiva del progetto di vita;
- collaborare attivamente tra insegnanti di classe e con l'insegnante di sostegno ai fini della progettazione, programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione del piano educativo-didattico individualizzato, ben integrato con la programmazione di classe, e allo scopo di
condurre azioni di continuità e di orientamento educativo e didattico, anche nei rapporti con gli insegnanti degli altri ordini e gradi scolari;
- adottare strategie di didattica potenziata e specializzata nelle diverse discipline, adeguate ai bisogni dell'alunno con disabilità; integrare linguaggi verbali e non verbali; conoscere ed utilizzare tecniche, metodologie, tecnologie multimediali ed informatiche, ausili specifici, materiale strutturato;
- aggiornarsi in modo continuo, saper leggere ed impiegare in modo critico i traguardi della ricerca nei settori pedagogico-didattico speciale, psicologico, igienico-sanitario e giuridico;
- conoscere i modelli teorici, diagnostici e di intervento nella disabilità, e le strategie d'intervento per l'integrazione dell'alunno con disabilità;
- saper cogliere i fattori di originalità presenti in ciascun allievo, in particolare: stili di apprendimento e di pensiero, aspetti emotivo-relazionali, presenza di eventuali disturbi specifici di apprendimento o di comportamento, disabilità;
- saper gestire e valorizzare la composizione eterogenea della classe, in presenza di alunni con necessità educative speciali;
- saper riconoscere i bisogni educativi degli alunni con disturbi specifici di apprendimento; approntare interventi dispensativi e compensativi a livello progettuale-programmatico e valutativo;
Modalità di lavoro
Consisteranno in lezioni frontali supportate dall'impiego di prodotti multimediali (immagini e filmati), lezioni con esercitazione, forme di lezione aperta (integrata da discussioni in gruppo, confronto con esperti di settore e famiglie); seminari di approfondimento tematico; attività di laboratorio (studio di casi, azioni educativo-didattiche guidate; simulazioni; produzione individuale e di gruppo di progetti e di materiali per l'attivazione di interventi educativo-didattici potenziati, specializzati ed individualizzati; analisi e valutazione critica di strumenti, tecniche, metodologie, azioni specializzate); presentazione in forma orale o scritta dell'esito di esperienze o attività formative (relazioni sulla partecipazione ad attività di laboratorio, di tirocinio, documentazione di attività, esperienze, vissuti).
Saranno anche proposte attività, prevalentemente basate sulla simulazione e sulla drammatizzazione, volte a sviluppare ed affinare l'impiego dei linguaggi non verbali con finalità espressive, comunicative e di apprendimento. Verranno promossi percorsi e attività volti a far acquisire conoscenza sistematica, capacità di accesso e di impiego critico delle principali fonti di informazione ed aggiornamento culturale e professionale, anche nel settore dei bisogni educativi speciali e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le attività osservative, di analisi delle pratiche, di autoanalisi dell'esperienza sul campo, e le relazioni condotte durante il tirocinio costituiranno momento formativo integrato con la didattica d'aula.
L'attività didattica in presenza verrà integrata con l'impiego di piattaforme formative a distanza, sia per la documentazione dei contenuti formativi, sia per lo sviluppo di esercitazioni e attività di rielaborazione individuale e a piccolo gruppo.
c) Tirocinio
In relazione alle attività sul campo svolte durante il tirocinio nelle classi occorre che gli studenti sviluppino: capacità di analisi critica dell'esperienza didattica, propria e altrui; capacità di progettazione della propria azione didattica e di valutazione dei suoi risultati; capacità di rilettura della propria esperienza professionale in rapporto ad un profilo di docente articolato in riferimento alla gestione dell'aula, del livello meta di progettazione/valutazione, del proprio ruolo professionale; capacità di impiego delle tecnologie didattiche in modo funzionale alle intenzionalità educativo-didattiche sottese all'azione di insegnamento; capacità di riflessione critica sull'esperienza, con riferimento privilegiato all'integrazione di alunni con necessità educative speciali e con particolare attenzione a quelli con disturbi di apprendimento e con disabilità.
d) Verifiche
La verifica dell'apprendimento nelle diverse discipline avverrà attraverso prove finali prove in forma scritta (strutturate, semi-strutturate, aperte) e/o in forma orale. Potranno essere valorizzati elaborati e produzioni originali degli studenti (approfondimenti tematici, relazioni scritte, ed eventuali prove in itinere (anche con finalità formative) e finali, di esperienze, progetti formativi, elaborazione di materiali didattici), proposti, discussi e analizzati. Potranno costituire momenti valutativi anche la partecipazione attiva ai lavori di gruppo.
Le competenze correlate alla funzione docente di scuola dell'infanzia e primaria fanno riferimento ai fondamenti epistemologici della pedagogia, della didattica, della psicologia, della sociologia e delle altre discipline incluse nel curricolo, coniugando la dimensione dei “saperi” con quella applicativa e traspositiva dei laboratori e tirocini, tali da consentire al laureato di leggere e analizzare i fenomeni e i problemi educativi, anche complessi, e di progettare e realizzare interventi didattici e valutarne gli esiti, nell'intento di rispondere adeguatamente ai bisogni e alle caratteristiche degli allievi di scuola dell'infanzia e di scuola primaria. Per rispondere alla crescente domanda di istruzione, il Corso prevede una formazione diretta a preparare una figura di insegnante versatile e flessibile capace di operare in contesti ad elevata complessità e varietà culturale. Per tale ragione, le competenze curricolari, quelle metodologiche e quelle relazionali maggiormente legate alla funzione dell'accoglienza e del dialogo e dell'inclusione, e quelle comunicative e sociali, rimangono a fondamento della professione insegnante, al fine di garantire la qualità dell'istruzione di base in contesto e di promuovere rispetto, reciprocità, valorizzazione delle differenze, nonché di individualizzare e di personalizzare gli interventi, di promuovere l'apprendimento ogni singolo allievo, di progettare, di programmare, di valutare e di attivare percorsi di ricerca-azione per promuovere processi di innovazione didattica.
Il laureato deve poter contare inoltre su una adeguata competenza nella lingua inglese corrispondente al livello B2.
Egli deve essere in grado di tradurre e rendere spendibili tali conoscenze e competenze in contesti reali e specifici della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Il percorso curricolare è diretto a rendere il laureato in SFP capace di gestire efficacemente una classe e i processi di insegnamento-apprendimento, di progettare proposte didattiche adeguate volte a soddisfare i bisogni di tutti gli allievi e di valutarne l'efficacia. Nello specifico, il laureato dovrà essere in grado di:
In tale senso, egli sarà in grado di:
• padroneggiare i principali fondamenti epistemologici e metodologici delle discipline relative agli ambiti oggetto di insegnamento (linguistico-letterari, matematici ecc.);
• padroneggiare principi, linguaggi, tecniche e strumenti delle discipline pedagogiche e metodologico-didattiche;
• saper coniugare i saperi teorici con quelli esperienziali acquisiti attraverso attività di laboratorio e tirocinio;
• integrare e coniugare conoscenze e competenze disciplinari con quelle pedagogiche e metodologico-didattiche, calibrando i contenuti in funzione dei diversi gradi scolastici e dell'età degli allievi con particolare riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012 e successive integrazioni 2018;
• saper coniugare abilità e contenuti disciplinari diversi (pedagogici, sociologici, psicologici ecc.) in un'ottica interdisciplinare per realizzare forma di progettazione adeguate e corrispondenti alle necessità degli allievi;
• padroneggiare conoscenze e competenze disciplinari relative agli ambiti oggetto di insegnamento (area linguistico-letteraria, area storico-geografica, area scientifico-tecnologica, area artistica e area motoria, area lingua straniera: inglese);
• progettare, realizzare, gestire e valutare proposte didattiche qualitativamente apprezzabili sul piano della ricaduta sull'apprendimento, anche avvalendosi dell'uso delle nuove tecnologie;
• articolare obiettivi e contenuti delle diverse discipline in funzione dei diversi livelli e contesti scolastici: infanzia e primaria;
• padroneggiare metodi, tecniche e strumenti per gestire attività, processi e interventi didattici diretti ad allievi della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, calibrandoli in funzione delle loro caratteristiche e adeguandoli alla progressione degli apprendimenti in termini di tempi e le modalità di intervento;
• padroneggiare specifiche metodologie, strumenti, tecniche e strategie per costruire una proposta didattica incentrata sulle caratteristiche degli allievi, compresi quelli con bisogni speciali, anche ricorrendo all'impiego di strategie didattiche individualizzate e personalizzate e a strumenti compensativi e dispensativi;
• padroneggiare competenze relazionali e gestionali in modo tale da rendere il lavoro di classe vantaggioso per ciascun allievo sul piano cognitivo, affettivo/relazionale/sociale e psicomotorio, creando e alimentando la disponibilità favorevole all'apprendimento e facilitando la convivenza di culture e religioni diverse;
• partecipare attivamente alla gestione della scuola e della didattica collaborando con i colleghi sia nella progettazione didattica, sia nelle attività collegiali interne ed esterne, anche in relazione alle esigenze del territorio in cui opera la scuola.
• saper leggere e interpretare problemi, fenomeni, fatti ed eventi didattici nelle loro diverse dimensioni, compresa quella interculturale, dell'inclusione e di genere;
• usare appropriati metodi e tecniche della ricerca educativa e strumenti d'analisi per la comprensione dei bisogni educativi, con particolare riferimento alle problematiche dell'inclusione, alle questioni interculturali, alle dinamiche di genere e alle problematiche emergenziali;
• coniugare saperi e competenze trasversali, metodi e tecniche di lavoro e di ricerca per elaborare e gestire interventi didattici;
• coniugare conoscenze e competenze di carattere teorico con quelle di ordine metodologico e tecnico per riuscire ad analizzare e a soddisfare i bisogni diversi dei destinatari nei differenti contesti, sostenendo il processo di acquisizione;
• padroneggiare abilità comunicative e relazionali atte a consentire di relazionarsi adeguatamente con gli allievi e di gestire al meglio le relazioni individuali e di gruppo, anche in riferimento ai processi e ai contesti interculturali, di inclusione sociale e della disabilità;
• saper gestire la comunicazione, interagire e operare in contesti didattici ad elevata varietà e variabilità culturale;
• padroneggiare competenze di carattere organizzativo e di gestione della classe;
• collaborare con i colleghi nella progettazione e nella programmazione didattica, sia in attività collegiali interne sia in attività esterna alla scuola, e con altre figure professionali del territorio, operando in team professionali e interprofessionali;
• saper decodificare e interpretare eventi, fatti e fenomeni didattici complessi, anche all'interno di trasformazioni più recenti della scuola, al fine di comprenderne le caratteristiche e attivare forme partenariali e reti di collaborazione atte a promuovere la qualità dell'istruzione;
• padroneggiare adeguatamente strumenti per l'analisi dei dati, la comunicazione e la gestione dell'informazione e la documentazione didattica;
• padroneggiare strumenti osservativi, di rilevazione e di analisi per la riflessione critica sull'esperienza;
• padroneggiare, in forma scritta e orale, una lingua straniera dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
Il piano di studi è pensato nella distribuzione degli insegnamenti con l'intento di dare coerenza e di congruenza interna tra le diverse attività formative interessate e di rendere più stretto e armonico il rapporto tra famiglie di conoscenze e competenze appartenenti ad ambiti disciplinari diversi, nonché di saldare queste ultime alle attività di laboratorio e alle diverse forme di tirocinio diretto e indiretto. In tal senso, dunque, le competenze e le conoscenze da acquisire nei diversi campi sono state raggruppate in domini di padronanza strettamente interconnessi tra loro, tali da rendere, fin dall'inizio, il percorso curricolare professionalmente incisivo e maggiormente rispondente ai bisogni degli studenti, oltre che aderente agli obiettivi da perseguire e alle competenze in uscita. Si fa qui riferimento, in particolare, alla capacità degli studenti di saper gestire una classe di scuola dell'infanzia e di scuola primaria e di progettare interventi e percorsi educativi e didattici pienamente rispondenti alle esigenze di ciascun allievo sostenendo efficacemente l'apprendimento di quest'ultimo in contesto.
Il percorso di formazione con riferimento alla struttura del Corso di Studio e agli insegnamenti impartiti contempla:
Discipline di base
M-PED/01, M-PED/02, M-PED/03, M-PED/04, M-PSI/04, SPS/08, M-DEA/01
Discipline caratterizzanti
MAT/02, MAT/03, L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/11, L-FIL-LET/12, BIO/01, BIO/07, FIS/01, CHIM/03, M-EDF/01, L-ANT/02, M-STO/01, M-GGR/01, L-ART/06, L-ART/07, M-PED/02, IUS/09, PSI/08
Lingua inglese: L-LIN/12 Altre Attività
- Attività a scelta dello studente
- Attività di tirocinio
- Laboratorio di tecnologie didattiche
- Laboratori di lingua inglese (L-LIN/12)
- Prova/Idoneità di lingua inglese di livello B2
- Attività formative per la Prova Finale
Il Corso è strutturato in aree, assi culturali/disciplinari e saperi, che si articolano in aree di apprendimento e di contenuto che concorrono a definire un profilo culturale forte e dinamico.
Il piano di studi, al fine di assolvere agli obiettivi sopra indicati, risulta così strutturato:
- nel primo anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze legate relative all'area pedagogica e metodologico-didattica di base, sociologiche e di storia della scuola;
- nel secondo anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze relative all'area linguistico- letteraria e storico-geografica;
- nel terzo anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze relative all'area matematica, tecnologica, espressiva e musicale;
- nel quarto anno sono state raggruppare le conoscenze e competenze di area psicologica, sociale e giuridica, motoria e della disabilità;
- nel quinto anno sono state raggruppate le conoscenze e competenze di area scientifica e ambientale. Il Corso è strutturato in aree, assi culturali/disciplinari e saperi, che si articolano in aree di apprendimento e di contenuto che concorrono a definire un profilo culturale forte e dinamico.
Il percorso formativo si articola in:
1. AREA DELLE DISCIPLINE PEDAGOGICHE, METODOLOGICO-DIDATTICHE E DELLE TECNOLOGICHE DIDATTICHE (M-PED/01; M-PED/02; M-PED/03; M-PED/04) conoscenze pedagogiche e metodologico-didattiche atte a comprendere e a interpretare i fenomeni, i fatti e i processi educativi complessi, oltre che ad intercettare nuovi bisogni formativi, per attivare azioni di intervento rivolte a tutti gli allievi, calibrate sulle specifiche necessità di ciascuno di essi e sugli specifici contesti didattici con l'intento di promuovere il benessere formativo. Si tratta di conoscenze e competenze metodologiche forti, relative alle discipline pedagogiche, di educational design, di valutazione, di assessment, di gestione e organizzazione dei percorsi e delle proposte didattiche, oltre che di relazione e di comunicazione didattica, anche facendo leva sulle nuove tecnologie, al fine di garantire cura e sviluppo degli apprendimenti individuali degli allievi e dei gruppi, programmando, realizzando, gestendo e valutando interventi didattici e strategie innovative, anche in riferimento ai processi di inclusione sociale, alle problematiche di genere, interculturali e della disabilità.
2. AREA DELLE DISCIPLINE SOCIO-ANTROPOLOGICHE E STORICO-GEOGRAFICO-LETTERARIE (SPS/08; DEA/01; L-FIL-LET/10, L-FIL-LET/11, L-ANT/02, M-STO/01, M-GGR/01): conoscenze e competenze approfondite legate alle capacità di interpretative in tutte le occorrenze di lettura e scrittura, che implica l'uso di processi di elevato livello per leggere e decodificare i fenomeni educativi, per approcciare le diverse forme alfabetiche, per interagire con le diverse culture, comprese quelle di genere e delle popolazioni immigrate, nella prospettiva di relazioni sociali multiculturali e multietniche, oltre che quelle connesse alla territorialità dei fenomeni in senso sia diacronico che sincronico, al fine di attuare adeguati interventi didattici. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'“Area 1: I saperi della scuola”
3. AREA DELLE DISCIPLINE SCIENTIFICHE, AMBIENTALI E TECNOLOGICHE (MAT/02, MAT/03, BIO/01, BIO/07, FIS/01, CHIM/03): conoscenze e competenze di ordine scientifico che riguardano la conoscenza del mondo e del rispetto dell'ambiente, utili anche all'osservazione diretta della realtà (matematiche, fisiche, chimiche) e quelle della comunicazione, della documentazione e della gestione dell'informazione, utili a sostenere i processi di analisi delle situazioni reali attraverso l'acquisizione di un pensiero procedurale e il trattamento dei dati. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'“Area 1: I saperi della scuola”.
4. AREA DELLE DISCIPLINE PSICOLOGICHE, GIURIDICHE E DELL'INTEGRAZIONE (PSI/04; PSI/08; IUS/09): conoscenze e competenze relative ai processi di sviluppo in particolare della seconda e della terza infanzia, al funzionamento psichico, alle relazioni tra individui e gruppi, e ai metodi di studio e alle tecniche di intervento che, nei diversi modelli operativi (individuale, relazionale, di gruppo), caratterizzano le applicazioni della psicologia dello sviluppo e dell'educazione in differenti ambiti per la soluzione dei problemi scolastici, da applicare ai diversi contesti scolastici in cui il laureato opera. alle discipline psicologiche utili a padroneggiare gli aspetti fondamentali del funzionamento psichico, delle relazioni tra individui e gruppi, nonché ad intercettare forme di disagio da trattare, in modo integrato, con le altre funzioni professionali dell'insegnamento; conoscenze disciplinari e metodologiche atte a comprendere e a interpretare fenomeni e situazioni complesse per attivare azioni preventive rivolte alle diverse forme di disagio scolastico, alle azioni promozionali del benessere dell'allievo, delle famiglie e della comunità scolastica, anche con l'intento di consentire al laureato di riuscire ad operare in team multidisciplinari e a co-progettare interventi formativi di qualità. Si tratta di conoscenze e competenze relative: alle discipline pedagogiche, utili a gestire meglio le relazioni, a curare i momenti formativi dello sviluppo cognitivo, sociale ecc., dell'allievo, a progettare interventi e a valutarne gli esiti, anche in riferimento ai processi di inclusione sociale e interculturale e ai temi e ai problemi riferiti alla disabilità. Tali conoscenze e competenze aiutano a leggere, a interpretare e ad intercettare problemi e forme di disagio e problematicità da trattare, in modo integrato, con altre funzioni professionali, nei limiti delle proprie funzioni didattiche, di mediazione, di intervento, di orientamento, di promozione, di sostegno al benessere educativo e psico-fisico. Inoltre, essa comprende conoscenze e competenze adeguate legate alle discipline di base, alle strategie, alle metodologie e alle tecniche didattiche utili alla programmazione e alla realizzazione di progetti individuali e sociali legati al trattamento di situazioni didattiche tanto dei singoli allievi tanto dei gruppi, anche nell'ottica dell'inclusione sociale. Si tratta di conoscenze e competenze relative alle discipline socio-antropologiche comprensive degli aspetti teorici e metodologici, nonché delle questioni inerenti all'implementazione degli interventi rivolte a specifici destinatari. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'Area 2: “Insegnamenti per l'accoglienza di studenti disabili”.
5. AREA LINGUISTICA, ESPRESSIVA E DELLA LINGUA STRANIERA (INGLESE) (L-FIL-LET/12, M-EDF/01, L-ART/06, L-ART/07, L-LIN/12): conoscenze e competenze legate alle lingue e ai linguaggi verbali e non verbali che si realizza con il concorso di più discipline: legate all'educazione musicale, all'arte e all'immagine e al corpo e al movimento, nonché alle conoscenze e competenze legate all'uso efficace, in forma scritta e orale, di una lingua dell'Unione Europea (inglese), oltre all'italiano, anche in riferimento alla terminologia legata al contesto professionale di riferimento e all'uso di una lingua dell'insegnamento, accompagnata da una buona acquisizione dei linguaggi specialisti e di settore. Tutte queste discipline concorrono a definire un'area espressiva comune legata all'esigenza dell'assunzione di strumenti metodologici e comunicativi da parte dell'Insegnante di Scuola dell'infanzia e della scuola primaria nell'esplicazione della sua funzione. La declinazione dei saperi in senso disciplinare aiuta gli studenti a costruire anche competenze didattiche per insegnare le discipline a scuola come declinato nell'“Area 1: I saperi della scuola”.
6. AREA DELLE COMPETENZE TRASVERSALI E DI TRASPOSIZIONE DELLE COMPETENZE: la capacità di applicare conoscenze e abilità in situazione è legata a quelle esperienze formative finalizzate a rafforzare il processo di acquisizione attraverso attività dirette a promuovere competenze trasversali e attività di tirocinio qualificanti (progetto formativo) presso scuola accoglienti accreditate, oltre che attraverso altre attività (laboratori, workshop, seminari co-progettati con le strutture accoglienti i tirocinanti ecc.) utili ad accrescere l'azione di trasposizione di precise abilità, anche in funzione di una migliore comprensione della spendibilità delle competenze e delle prospettive occupazionali, nel senso di miglioramento dell'expertise insegnante (orientatore, facilitatore ecc.). Si tratta di competenze professionali da acquisire sul campo, attraverso esperienze significative di tirocinio diretto nella scuola dell'infanzia sia nella scuola primaria, che richiedono l'implementazione di una certa progettualità didattica in contesto.
A) OBIETTIVI SPECIFICI E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE DI BASE: PSICOPEDAGOGICHE E METODOLOGICO-DIDATTICHE
Obiettivi specifici
Lo studente dovrà:
- possedere elementi di psicologia dello sviluppo e dell'educazione per meglio comprendere i soggetti in educazione e una conoscenza critica dei principali modelli pedagogico-didattici;
- acquisire conoscenze sullo sviluppo del bambino con riferimento ai seguenti processi: sensoriali, attentivi, linguistici, di memoria, di pensiero, di ragionamento e di problem solving;
- acquisire conoscenze sulla sfera emotiva e affettiva, sui processi di socializzazione;
- consolidare competenze nell'osservazione del comportamento infantile;
- possedere competenze didattiche (capacità di organizzare la classe come ambiente di apprendimento e comunità di relazioni, padroneggiamento di una pluralità di metodologie didattiche congruenti con una visione costruttiva e sociale del processo di apprendimento; capacità di adottare ed utilizzare strategie didattiche integrate e flessibili in base ai bisogni ed ai reali processi di apprendimento messi in atto dagli alunni; capacità di condivisione con il gruppo degli insegnanti della classe modelli di progettazione/programmazione, implementazione delle attività e valutazione aperti e flessibili in itinere, declinabili su diversi livelli di difficoltà);
- consolidare una riflessività professionale in relazione al proprio e altrui operato in contesti didattici, all'interno di una visione dinamica ed evolutiva del profilo professionale di docente;
- riconoscere le potenzialità e le valenze didattiche presenti nelle nuove tecnologie e integrarle funzionalmente nella predisposizione di ambienti di apprendimento;
- conoscere i fondamenti e delle strategie della ricerca educativa utili a verificare e innovare le pratiche educative e didattiche;
- saper sviluppare percorsi di ricerca educativa 'sul campo' basati su processi di osservazione, documentazione, innovazione, valutazione dell'azione di insegnamento e dei suoi risultati;
- avere conoscenze sui contesti storico-sociali di esercizio della pratica professionale;
- comprendere il proprio lavoro in relazione ai processi di regolazione del sistema educativo e, con ottica comparata, agli sviluppi europei e internazionali in materia di politiche educative;
- saper agire in condizioni di diversità ed eterogeneità nella classe, come azione di inclusione di alunni di origini diverse e di allievi con necessità educative speciali, all'insegna dell'equità e dell'uguaglianza a scuola.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Le attività didattiche prevedono lo svolgimento di lezioni frontali, anche con l'ausilio di tecnologie multimediali (con software, videoregistrazioni, filmati...), esercitazioni pratiche guidate; attività laboratoriali con analisi di progetti, interventi, azioni educative, produzione di gruppo di progetti, strumenti di valutazione, interventi didattico-educativi; simulazioni; dibattito con esperti; discussioni collettive e lavoro a gruppi.
B) OBIETTIVI SPECIFICI E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
I. Area 1: I saperi della scuola
1. Ambito disciplinare linguistico-letterario
Obiettivi specifici
Per quanto riguarda l'ambito linguistico gli obiettivi da raggiungere sono i seguenti:
- conoscenza del patrimonio linguistico nazionale nella sua formazione storica e nelle sue varietà presenti sul territorio;
- presa di coscienza della molteplicità linguistica e culturale che contraddistingue l'Italia attraverso l'insistenza della aree alloglotte;
- individuazione delle strutture essenziali della lingua italiana, soprattutto sul piano morfosintattico;
- distinzione dei registri d'uso e conoscenza delle dimensioni di variabilità della lingua;
- conoscenza delle fasi dell'acquisizione della lingua in contesti naturali e guidati;
- sviluppo della capacità di riflessione sulla lingua secondo i modelli dell'educazione linguistica;
- creazione di abilità nella manipolazione della lingua, con ricaduta sul piano della didattica specifica per la scuola primaria;
- conoscenza dei processi sottesi alla lettura e alla scrittura per lo sviluppo delle competenze testuali (dalle prime fasi di apprendimento ai modelli esperti);
- arricchimento del lessico e uso dei moderni strumenti utili;
- sviluppo della capacità di selezionare e proporre materiali didattici adeguati alle competenze degli allievi attraverso criteri oggettivi quali la leggibilità e la comprensibilità.
L'educazione letteraria nell'ambito della formazione dei futuri docenti della scuola primaria e dell'infanzia mira a:
- creare abitudine alla lettura, come formazione continua della persona anche attraverso la conoscenza specifica della letteratura per l'infanzia;
- dare competenze per interpretare il messaggio letterario, cogliendone anche i pensieri e le emozioni;
- offrire strumenti per individuare le qualità estetiche e i valori di cui i testi sono portatori, al fine di scegliere brani o opere da proporre in lettura ai bambini, educandone il gusto;
- capire il pensiero narrativo e le sue strutture;
- saper analizzare e commentare un testo;
- conoscere la tradizione letteraria italiana e le sue forme di trasmissione.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Per quanto riguarda la metodologia didattica si prevedono:
- lezioni frontali integrate;
- esercitazioni e laboratori applicativi;
- uso degli strumenti elettronici per la linguistica (corpora linguistici, dizionari elettronici, strumenti di analisi stilometrica, concordanze) e per la lettura e analisi di testi letterari
- uso degli strumenti cartacei (dizionari storici ed etimologici, dizionari dell'uso, metodici, ragionati)
- uso degli strumenti specifici per la scuola primaria (dizionari per bambini, indici di leggibilità, software didattico)
- analisi delle grammatiche (storiche, normative, descrittive);
- lettura e analisi di testi letterari.
2) Ambito disciplinare: lingua straniera (inglese)
Obiettivi specifici
Per quanto riguarda l'ambito della lingua inglese ci si propone di far conseguire:
- conoscenze e competenze linguistiche di livello B2, come indicato nel Quadro Comune europeo di riferimento, alla fine del percorso di studi;
- conoscenze e competenze glottodidattiche e pratiche relative alla capacità di programmazione e gestione della classe di inglese;
- capacità di reperire fonti di aggiornamento professionale in L2 e di comprendere documenti del Consiglio d'Europa e di attualità relativi alle politiche linguistiche orientate ai giovani apprendenti ('young learners') e alla formazione in servizio.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
- laboratori linguistici (svolti anche in presenza di docenti madrelingua e modalità di autoapprendimento)
- corsi frontali di tipo comunicativo per quanto riguarda i contenuti della lingua inglese e della sua lingua.
3) Ambito disciplinare: storico-geografico
Obiettivi specifici
Acquisizione delle conoscenze e competenze storiche e geografiche di base riguardanti diversi periodi storici e le caratteristiche del paesaggio, del territorio e dei sistemi naturali, socio-culturali, economici e politici che ne definiscono l'organizzazione, le relazioni, i processi di trasformazione e di configurazione identitaria.
In particolare ci si propone di favorire:
- lo sviluppo delle metodologie di ricerca storica e di costruzione induttiva delle conoscenze storiche, attraverso il reperimento e l'analisi dei documenti; il controllo dell'autenticità delle fonti; la collazione delle stesse per la ricostruzione storica;
- lo sviluppo dei metodi di costruzione delle conoscenze geografiche attraverso l'osservazione diretta, l'uso di questionari, interviste e metodi di raccolta di dati;
- acquisizione di competenze nell'uso degli strumenti geografici, attraverso l'analisi di carte geografiche generali, tematiche, mentali, fonti statistiche, informatiche, fonti soggettive, letterarie, iconografiche;
- realizzazione di progetti e interventi educativi relativi all'ambiente e alla sostenibilità, al paesaggio, ai beni culturali, ai diritti umani, ai processi interculturali e alla globalizzazione.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Per quanto riguarda la metodologia didattica si prevedono:
- lezioni frontali, con l'ausilio delle tecnologie multimediali;
- esercitazioni pratiche guidate;
- attività laboratoriali di approfondimento disciplinare;
- utilizzo di software o videoregistrazioni e filmati;
- uscite sul terreno.
4) Ambito disciplinare matematico scientifico (discipline ecologico-biologiche, fisiche-chimiche)
Obiettivi specifici
Per quanto riguarda l'ambito scientifico, si evidenziano i seguenti obiettivi specifici:
- acquisizione di concetti scientifici fondanti, selezionati in base alla loro rilevanza e accessibilità nel contesto della scuola dell'infanzia e primaria e delle loro specificità territoriali regionali;
- acquisizione della consapevolezza dell'esistenza di una natura complessa ed ecosistemica, evidenziata dalle relazioni di interdipendenza tra viventi e contesto chimico-fisico;
- acquisizione di conoscenze e competenze didattiche relative alle discipline scientifiche interconnesse (apprendendo ad individuare i concetti scientifici strutturanti e le loro connessioni, a riflettere sugli ostacoli cognitivi, ad elaborare possibili attività e percorsi didattici integranti e a sviluppare una visione di tipo sistemico);
- acquisizione della capacità di realizzare attività pratiche e riflessioni didattiche critiche.
Per quanto riguarda l'ambito matematico, si evidenziano i seguenti obiettivi specifici:
- acquisizione di concetti fondamentali della matematica, relativamente a vari domini (aritmetica, geometria, logica, probabilità e statistica);
- acquisizione di conoscenze e competenze didattiche relative alla disciplina;
- consapevolezza del ruolo del 'problem solving' come momento fondamentale e pervasivo del fare matematica ad ogni livello di scolarità;
- acquisizione della capacità di realizzare attività pratiche e riflessioni didattiche critiche e di attuare adeguate strategie di valutazione.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Si prevedono lezioni frontali, approfondimenti di laboratorio e uscite sul territorio.
Sarà richiesto inoltre allo studente di progettare unità didattiche ed esperimenti con risorse naturali e materiali poveri, realizzabili in classe, finalizzati ad aiutare i bambini a costruire conoscenze e leggi scientifiche e a verificarne la coerenza con i fenomeni osservati.
5) Ambito musicale, artistico, di educazione motoria e giuridico
Il piano didattico prevede lo sviluppo di competenze specifiche in ambito artistico, musicale, di educazione motoria e conoscenze giuridiche di base.
Obiettivi specifici
- saper progettare percorsi didattici secondo le Indicazioni Nazionali Vigenti in ambito artistico, musicale e dell'educazione motoria;
- conoscere i principali modelli di educazione nei tre ambiti, artistico, musicale e motorio-sportivo;
- apprendere i concetti fondamentali e le tecniche della cultura artistica, musicale e motoria;
- acquisire conoscenze rispetto allo sviluppo del movimento (controllo motorio, gioco di movimento, educazione allo sport);
- apprendere elementi di legislazione scolastica e di diritto costituzionale.
Modalità didattiche per il perseguimento degli obiettivi
Le lezioni sono frontali, con proiezioni di video, analisi di documenti, distribuzione di materiale bibliografico, interventi di artisti, musicisti e operatori del settore.
II. Area 2: Insegnamenti per l'accoglienza di studenti disabili
Nel complesso, gli obiettivi formativi specifici individuati e le attività didattiche previste mirano a sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al profilo di un insegnante che sappia coniugare una solida formazione culturale di base, con un particolare approfondimento delle discipline pedagogiche e didattiche speciali, psicologiche e giuridiche, declinate ai fini dell'educazione e dell'istruzione di alunni con bisogni educativi particolari, tra cui quelli con disabilità integrati in classi normali. A questo scopo, è previsto un ulteriore potenziamento delle conoscenze nell'ambito delle scienze pedagogico-didattiche speciali, ed una loro integrazione con quelle relative a discipline igienico-sanitarie di settore.
Su tale substrato formativo comune, il futuro insegnante di classe dovrà saper cogliere i bisogni formativi speciali degli alunni più vulnerabili, interpretandoli in chiave di progettualità educativo-didattica e di capacità di mediazione cognitiva, attraverso una congruente gestione degli interventi, nella prospettiva della valorizzazione della personalità dei singoli studenti e delle risorse disponibili, dell'impiego di dispositivi specifici di monitoraggio e di documentazione dei processi attivati e degli esiti conseguiti.
In un percorso accademico che si avvale di esperienze ed attività formative diversificate e specializzate, lo studente è chiamato a sviluppare le abilità socio-relazionali necessarie al lavoro in équipe, innanzitutto in collaborazione con i colleghi di classe, inoltre con le famiglie e con altre professionalità socio-sanitarie. Attraverso questo presupposto, è sollecitato a coltivare le disposizioni e le competenze utili alla costruzione di relazioni educative significative e formativamente incisive, in presenza di studenti con difficoltà integrati nella classe, e la capacità di autovalutazione dei propri orientamenti etico-valoriali, anche in rapporto ai riferimenti deontologici disponibili, allo scopo di operare scelte professionali criticamente fondate e socialmente legittimate, orientate alla promozione dello sviluppo globale della personalità di tutti i bambini, con particolare riguardo a quelli più problematici.
Obiettivi specifici
Acquisire conoscenze, abilità e competenze finalizzate a:
- valorizzare il quadro delle possibilità offerte dalla normativa, dalla storia e dalla prassi di integrazione scolastica a livello nazionale ed internazionale;
- interagire con gli specialisti della sanità e con la famiglia per la conoscenza della diagnosi e del profilo di funzionamento dell'alunno con disabilità, e per la elaborazione, gestione e valutazione collegiale del piano educativo-didattico individualizzato integrato, aperto alla prospettiva del progetto di vita;
- collaborare attivamente tra insegnanti di classe e con l'insegnante di sostegno ai fini della progettazione, programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione del piano educativo-didattico individualizzato, ben integrato con la programmazione di classe, e allo scopo di
condurre azioni di continuità e di orientamento educativo e didattico, anche nei rapporti con gli insegnanti degli altri ordini e gradi scolari;
- adottare strategie di didattica potenziata e specializzata nelle diverse discipline, adeguate ai bisogni dell'alunno con disabilità; integrare linguaggi verbali e non verbali; conoscere ed utilizzare tecniche, metodologie, tecnologie multimediali ed informatiche, ausili specifici, materiale strutturato;
- aggiornarsi in modo continuo, saper leggere ed impiegare in modo critico i traguardi della ricerca nei settori pedagogico-didattico speciale, psicologico, igienico-sanitario e giuridico;
- conoscere i modelli teorici, diagnostici e di intervento nella disabilità, e le strategie d'intervento per l'integrazione dell'alunno con disabilità;
- saper cogliere i fattori di originalità presenti in ciascun allievo, in particolare: stili di apprendimento e di pensiero, aspetti emotivo-relazionali, presenza di eventuali disturbi specifici di apprendimento o di comportamento, disabilità;
- saper gestire e valorizzare la composizione eterogenea della classe, in presenza di alunni con necessità educative speciali;
- saper riconoscere i bisogni educativi degli alunni con disturbi specifici di apprendimento; approntare interventi dispensativi e compensativi a livello progettuale-programmatico e valutativo;
Modalità di lavoro
Consisteranno in lezioni frontali supportate dall'impiego di prodotti multimediali (immagini e filmati), lezioni con esercitazione, forme di lezione aperta (integrata da discussioni in gruppo, confronto con esperti di settore e famiglie); seminari di approfondimento tematico; attività di laboratorio (studio di casi, azioni educativo-didattiche guidate; simulazioni; produzione individuale e di gruppo di progetti e di materiali per l'attivazione di interventi educativo-didattici potenziati, specializzati ed individualizzati; analisi e valutazione critica di strumenti, tecniche, metodologie, azioni specializzate); presentazione in forma orale o scritta dell'esito di esperienze o attività formative (relazioni sulla partecipazione ad attività di laboratorio, di tirocinio, documentazione di attività, esperienze, vissuti).
Saranno anche proposte attività, prevalentemente basate sulla simulazione e sulla drammatizzazione, volte a sviluppare ed affinare l'impiego dei linguaggi non verbali con finalità espressive, comunicative e di apprendimento. Verranno promossi percorsi e attività volti a far acquisire conoscenza sistematica, capacità di accesso e di impiego critico delle principali fonti di informazione ed aggiornamento culturale e professionale, anche nel settore dei bisogni educativi speciali e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le attività osservative, di analisi delle pratiche, di autoanalisi dell'esperienza sul campo, e le relazioni condotte durante il tirocinio costituiranno momento formativo integrato con la didattica d'aula.
L'attività didattica in presenza verrà integrata con l'impiego di piattaforme formative a distanza, sia per la documentazione dei contenuti formativi, sia per lo sviluppo di esercitazioni e attività di rielaborazione individuale e a piccolo gruppo.
c) Tirocinio
In relazione alle attività sul campo svolte durante il tirocinio nelle classi occorre che gli studenti sviluppino: capacità di analisi critica dell'esperienza didattica, propria e altrui; capacità di progettazione della propria azione didattica e di valutazione dei suoi risultati; capacità di rilettura della propria esperienza professionale in rapporto ad un profilo di docente articolato in riferimento alla gestione dell'aula, del livello meta di progettazione/valutazione, del proprio ruolo professionale; capacità di impiego delle tecnologie didattiche in modo funzionale alle intenzionalità educativo-didattiche sottese all'azione di insegnamento; capacità di riflessione critica sull'esperienza, con riferimento privilegiato all'integrazione di alunni con necessità educative speciali e con particolare attenzione a quelli con disturbi di apprendimento e con disabilità.
d) Verifiche
La verifica dell'apprendimento nelle diverse discipline avverrà attraverso prove finali prove in forma scritta (strutturate, semi-strutturate, aperte) e/o in forma orale. Potranno essere valorizzati elaborati e produzioni originali degli studenti (approfondimenti tematici, relazioni scritte, ed eventuali prove in itinere (anche con finalità formative) e finali, di esperienze, progetti formativi, elaborazione di materiali didattici), proposti, discussi e analizzati. Potranno costituire momenti valutativi anche la partecipazione attiva ai lavori di gruppo.
Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione
Il percorso curricolare della Laurea Magistrale della Classe LM-85 è strutturato in modo tale da fornire un'adeguata conoscenza e comprensione dei fenomeni educativi e didattici, alla luce della storia dell'educazione, della cultura pedagogica, didattica e disciplinare, allo scopo di garantire l'acquisizione di conoscenze e competenze didattiche di tipo metodologico e disciplinare avanzato. Il laureato, a conclusione del percorso formativo, dovrà dimostrare di possedere una solida padronanza delle conoscenze e delle abilità di comprensione dei principali processi, tecniche e strumenti con cui programmare, realizzare, gestire e qualificare l'intervento didattico in diversi contesti e ambiti operativi della scuola dell'infanzia e primaria. A partire dall'acquisizione delle conoscenze e competenze di area pedagogica, metodologico-didattica, psicologica, linguistico-espressiva e disciplinare (saperi) e dalla loro interrelazione, il laureato sarà in grado di comprenderne i nuclei concettuali irrinunciabili delle discipline e reinterpretarli ai fini dell'analisi e della comprensione dei problemi legati ai processi di istruzione, nell'intento di individuare specifiche soluzioni necessarie atte a creare condizioni favorevoli all'apprendimenti per tutti gli allievi e a risolvere eventuali difficoltà di acquisizione e situazioni problematiche. In tal senso, egli sarà in grado di effettuare l'analisi dei bisogni formativi e dei prerequisiti e di promuovere la realizzazione di interventi didattici integrati. Sarà, inoltre, in grado di comprendere le funzioni di gestione, organizzazione e progettazione e valutazione degli interventi, prestando particolare attenzione alle problematiche apprenditive di tutti gli studenti, compresi quelli con bisogni educativi speciali e con background migratorio.
Il profilo in uscita del laureato in Scienze della Formazione Primaria dovrà contemplare conoscenze organiche in ambiti diversificati.
In particolare, il laureato dovrà essere in grado di dimostrare di conoscere e di comprendere in modo approfondito:
- i principali aspetti legati alla storia della scuola e dei suoi saperi;
- i principali nuclei fondanti delle discipline pedagogiche, didattico-metodologiche, psicologiche e degli ambiti disciplinari (didattiche di settore), anche in riferimento alle trasposizioni e applicazioni laboratoriali, eventualmente supportate dalle tecnologie;
- le dimensioni curricolari centrali che consentono di operare nell'ottica dell'istruzione di qualità e dell'inclusione;
- i tratti fondamentali e delle dinamiche rilevanti della scuola come sistema complesso;
- le tecniche di gestione dei gruppi e alle strategie di supporto ai processi didattici inclusivi;
- i diversi aspetti medico-psicologici, pedagogici e sociali riguardanti la seconda e la terza infanzia;
- le principali metodologie e strategie di intervento didattico in senso disciplinare;
- i nuclei delle discipline curricolari professionalizzanti che consentono di operare nell'ottica di una istruzione di qualità e inclusiva;
- le dinamiche rilevanti per garantire il benessere scolastico, anche in riferimento alle relazioni e dinamiche multi e interculturali;
- le modalità di gestione della classe e quelle avanzate riguardanti i diversi apprendimenti (cognitivi, sociali ecc.) e dei trattamenti compensativi e dispensativi, oltre che alle strategie didattiche, personalizzate e individualizzate, per farvi fronte;
- le tecniche e gli strumenti di intervento didattico;
- i metodi e gli strumenti tecnologici e multimediali utili alla valutazione dei processi di acquisizione e della proposta didattica.
In particolare:
Conoscenze
1. Possesso dei fondamenti teorici e dei linguaggi scientifici disciplinari.
2. Conoscenza critica dei principali saperi riferiti alle discipline d'insegnamento.
3. Conoscenze didattiche applicate ai diversi ambiti disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari.
4. Conoscenze relative all'utilizzo delle tecnologie multimediali.
5. Conoscenza dell'inglese a livello B2.
6. Conoscenze dei metodi di ricerca riferita agli ambiti disciplinari e anche applicata ai contesti scolastici.
7. Conoscenze specifiche per l'accoglienza degli alunni con disabilità, di quelli con disturbi specifici di apprendimento e difficoltà scolastiche di vario tipo.
Tali conoscenze e competenze saranno realizzate guardando ai riferimenti teorici e agli apparati metodologici più avanzati e saranno dirette a formare un professionista che riesce a comprendere le molteplici variabili che interagiscono nei fenomeni sociali, anche quelli più complessi, individuando cause e origini delle problematiche in essere e su cui dovrà intervenire con apposite soluzioni o correttivi adeguatamente approntati.
Le conoscenze e le capacità di comprensione sopra elencate sono conseguite tramite la partecipazione alle lezioni dei corsi, in forma diretta, e lo studio personale previsti dalle attività formative attivate, in particolare nell'ambito dei settori di base e caratterizzanti, rivolgendo specifica attenzione alle discipline pedagogiche, didattico-metodologiche curvate sui saperi disciplinari e psicologiche e dell'integrazione. Le modalità didattiche previste consisteranno in lezioni, in laboratori di approfondimento e nella relazione del tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esami orali e scritti in forma prevalentemente strutturata e semistrutturata a criterio.
Il profilo in uscita del laureato in Scienze della Formazione Primaria dovrà contemplare conoscenze organiche in ambiti diversificati.
In particolare, il laureato dovrà essere in grado di dimostrare di conoscere e di comprendere in modo approfondito:
- i principali aspetti legati alla storia della scuola e dei suoi saperi;
- i principali nuclei fondanti delle discipline pedagogiche, didattico-metodologiche, psicologiche e degli ambiti disciplinari (didattiche di settore), anche in riferimento alle trasposizioni e applicazioni laboratoriali, eventualmente supportate dalle tecnologie;
- le dimensioni curricolari centrali che consentono di operare nell'ottica dell'istruzione di qualità e dell'inclusione;
- i tratti fondamentali e delle dinamiche rilevanti della scuola come sistema complesso;
- le tecniche di gestione dei gruppi e alle strategie di supporto ai processi didattici inclusivi;
- i diversi aspetti medico-psicologici, pedagogici e sociali riguardanti la seconda e la terza infanzia;
- le principali metodologie e strategie di intervento didattico in senso disciplinare;
- i nuclei delle discipline curricolari professionalizzanti che consentono di operare nell'ottica di una istruzione di qualità e inclusiva;
- le dinamiche rilevanti per garantire il benessere scolastico, anche in riferimento alle relazioni e dinamiche multi e interculturali;
- le modalità di gestione della classe e quelle avanzate riguardanti i diversi apprendimenti (cognitivi, sociali ecc.) e dei trattamenti compensativi e dispensativi, oltre che alle strategie didattiche, personalizzate e individualizzate, per farvi fronte;
- le tecniche e gli strumenti di intervento didattico;
- i metodi e gli strumenti tecnologici e multimediali utili alla valutazione dei processi di acquisizione e della proposta didattica.
In particolare:
Conoscenze
1. Possesso dei fondamenti teorici e dei linguaggi scientifici disciplinari.
2. Conoscenza critica dei principali saperi riferiti alle discipline d'insegnamento.
3. Conoscenze didattiche applicate ai diversi ambiti disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari.
4. Conoscenze relative all'utilizzo delle tecnologie multimediali.
5. Conoscenza dell'inglese a livello B2.
6. Conoscenze dei metodi di ricerca riferita agli ambiti disciplinari e anche applicata ai contesti scolastici.
7. Conoscenze specifiche per l'accoglienza degli alunni con disabilità, di quelli con disturbi specifici di apprendimento e difficoltà scolastiche di vario tipo.
Tali conoscenze e competenze saranno realizzate guardando ai riferimenti teorici e agli apparati metodologici più avanzati e saranno dirette a formare un professionista che riesce a comprendere le molteplici variabili che interagiscono nei fenomeni sociali, anche quelli più complessi, individuando cause e origini delle problematiche in essere e su cui dovrà intervenire con apposite soluzioni o correttivi adeguatamente approntati.
Le conoscenze e le capacità di comprensione sopra elencate sono conseguite tramite la partecipazione alle lezioni dei corsi, in forma diretta, e lo studio personale previsti dalle attività formative attivate, in particolare nell'ambito dei settori di base e caratterizzanti, rivolgendo specifica attenzione alle discipline pedagogiche, didattico-metodologiche curvate sui saperi disciplinari e psicologiche e dell'integrazione. Le modalità didattiche previste consisteranno in lezioni, in laboratori di approfondimento e nella relazione del tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esami orali e scritti in forma prevalentemente strutturata e semistrutturata a criterio.
II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione
La Laurea Magistrale nella classe LM-85bis è tesa a favorire negli studenti la capacità di affrontare, gestire e risolvere problemi educativi complessi, individuando soluzioni operative idonee a garantire il successo formativo degli allievi della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Il laureato sarà in grado di applicare conoscenze e capacità in merito a quanto compreso e interpretato, dimostrando di riuscire a impiegare specifici approcci al lavoro didattico, di attivare interventi calibrati sui bisogni degli allievi e dei gruppi, anche in riferimento a quelli con bisogni educativi speciali. Il laureato, a conclusione del percorso universitario, sarà in grado di applicare conoscenze e capacità in merito a quanto compreso e interpretato, dimostrando di riuscire a impiegare specifici approcci, metodi e strumenti professionali adeguati a svolgere la professione insegnante e di realizzare una progettazione mirata, accompagnata da azioni di intervento volte alla cura e al sostegno educativo, nella direzione promozionale del benessere degli allievi e dei gruppi. A conclusione del percorso formativo, il laureato disporrà della capacità di adattare le proprie conoscenze e competenze di base a problematiche emergenti in specifiche realtà scolastiche, integrando e coniugando abilità ed esperienze acquisite per elaborare interventi efficaci in precise situazioni e contesti reali. In tal senso, all'interno di un percorso curricolare, che vede l'armonizzazione tra insegnamenti, laboratori e tirocini, sotto la guida di docenti e tutor (organizzatori, coordinatori e accoglienti) e il confronto con altri studenti, il Corso di laurea si propone di mettere in grado il laureato di:
- impiegare strumenti di analisi delle problematiche, dei cambiamenti e delle dinamiche che riguardano la progettazione di interventi didattici e di sostegno educativo;
- impiegare principi, metodi, tecniche e strumenti della ricerca educativa per realizzare forme di progettazione didattica e di valutazione adeguate;
- stabilire e costruire relazioni positive con i singoli allievi e con i gruppi dell'azione educativa;
- applicare metodi, strumenti e tecniche di osservazione, valutazione e documentazione dei fenomeni, fatti, eventi e processi educativi;
- realizzare interventi didattici integrati;
- progettare percorsi di sostegno impiegando uno o più metodologie didattiche, anche con l'ausilio di tecnologie informatiche e multimediali;
- promuovere, realizzare e implementare percorsi didattici e di sostegno dei soggetti che si trovano in situazioni di difficoltà;
- porre in essere attività tese alla promozione del benessere educativo, mirate ad affrontare anche problemi formativi complessi;
- elaborare proposte didattica corrispondenti ai bisogni degli allievi e progettare percorsi di apprendimento flessibili e adeguati ai bisogni formativi degli allievi;
- organizzare e realizzare interventi didattici coerenti con gli obiettivi da perseguire, promuovendo la motivazione degli studenti;
- scegliere modelli valutativi, costruire e adottare strumenti adeguati, valutare processi e prodotti dell'apprendimento;
- utilizzare le tecnologie per la didattica, per ottimizzare il proprio lavoro ed essere in grado di applicarle in classe;
- comprendere e strutturare ricerche educative, dimostrando di saper cogliere, valutare e utilizzare gli esiti di studi empirici al fine di costruire conoscenze e migliorare gli interventi;
- lavorare in gruppo per la progettazione, organizzazione e verifica di interventi educativo-didattici.
- impiegare tecniche per la gestione dei gruppi e per lo sviluppo di capacità di lavorare in gruppo, anche con altre figure professionali presenti all'interno della scuola;
- usare e trasporre quanto appreso attraverso i saperi disciplinari nelle attività di tirocinio diretto presso le scuole;
- operare in team professionali e interprofessionali;
- progettare interventi educativi, che rispondano a bisogni anche complessi, attraverso forme di sostegno integrato che aiutino il singolo e coinvolgano il gruppo classe, in collaborazione con i colleghi, le famiglie e le altre professionalità esistenti sul territorio;
- realizzare progetti didattici in collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e agenzie del territorio.
L'applicazione delle conoscenze e delle capacità di comprensione sopra elencate ha luogo per mezzo delle lezioni e delle attività di trasposizione e di uso della riflessione critica sui testi e su studi di caso proposti, di metodologie attive e attività di simulazione, di inquiry method learning, di role play, di metodi di programmazione, ma anche attraverso l'adozione di strategie euristiche e creative, riconducibili, in particolare, all'area della formazione, psico-pedagogica, sociologica, nonché agli insegnamenti connessi alle specifiche competenze professionali della figura formata, che mettano al centro del processo di istruzione l'allievo. Le modalità didattiche previste consisteranno nelle lezioni, nei laboratori, in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, prodotti didattici e strumenti, e nella realizzazione del tirocinio diretto e indiretto.
Anche il tirocinio concorre a sviluppare le competenze applicative previste e viene accompagnato dalla redazione di un progetto formativo, realizzato sotto la guida di un Tutor Universitario (interno), nell'istituzione scolastica esterna, dal Tutor Accogliente (che svolge la funzione di Supervisore durante tutto il percorso).
Al termine di ogni ciclo di tirocinio svolto all'interno dei servizi o di altre strutture, lo studente dovrà redigere una relazione completa ed esauriente sull'attività svolta, utilizzando precisi parametri nella stesura dell'elaborato. L'impostazione didattica comune a tutti gli insegnamenti prevede che la formazione teorica sia costantemente accompagnata da esempi, applicazioni e forme di progettazione che sollecitino la partecipazione attiva, la capacità di elaborazione autonoma e la comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
Le verifiche relative al raggiungimento dei risultati avvengono attraverso relazioni scritte in cui lo/la studente/ssa applica strumenti e metodologie di osservazione, progettazione, valutazione e documentazione. L'accertamento della capacità di applicare conoscenze e comprensione comprenderà prevalentemente forme di valutazione che prevedono prove di produzione, scritte e orali, a criterio.
La tesi di laurea costituirà un momento di applicazione degli apprendimenti acquisiti, in un'ottica interdisciplinare, durante il quale il laureando potrà produrre un articolato, logico e rigoroso elaborato.
La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
La tesi di laurea costituirà un momento di applicazione degli apprendimenti, in un'ottica interdisciplinare, durante il quale il laureando potrà produrre un articolato, logico e rigoroso elaborato.
- impiegare strumenti di analisi delle problematiche, dei cambiamenti e delle dinamiche che riguardano la progettazione di interventi didattici e di sostegno educativo;
- impiegare principi, metodi, tecniche e strumenti della ricerca educativa per realizzare forme di progettazione didattica e di valutazione adeguate;
- stabilire e costruire relazioni positive con i singoli allievi e con i gruppi dell'azione educativa;
- applicare metodi, strumenti e tecniche di osservazione, valutazione e documentazione dei fenomeni, fatti, eventi e processi educativi;
- realizzare interventi didattici integrati;
- progettare percorsi di sostegno impiegando uno o più metodologie didattiche, anche con l'ausilio di tecnologie informatiche e multimediali;
- promuovere, realizzare e implementare percorsi didattici e di sostegno dei soggetti che si trovano in situazioni di difficoltà;
- porre in essere attività tese alla promozione del benessere educativo, mirate ad affrontare anche problemi formativi complessi;
- elaborare proposte didattica corrispondenti ai bisogni degli allievi e progettare percorsi di apprendimento flessibili e adeguati ai bisogni formativi degli allievi;
- organizzare e realizzare interventi didattici coerenti con gli obiettivi da perseguire, promuovendo la motivazione degli studenti;
- scegliere modelli valutativi, costruire e adottare strumenti adeguati, valutare processi e prodotti dell'apprendimento;
- utilizzare le tecnologie per la didattica, per ottimizzare il proprio lavoro ed essere in grado di applicarle in classe;
- comprendere e strutturare ricerche educative, dimostrando di saper cogliere, valutare e utilizzare gli esiti di studi empirici al fine di costruire conoscenze e migliorare gli interventi;
- lavorare in gruppo per la progettazione, organizzazione e verifica di interventi educativo-didattici.
- impiegare tecniche per la gestione dei gruppi e per lo sviluppo di capacità di lavorare in gruppo, anche con altre figure professionali presenti all'interno della scuola;
- usare e trasporre quanto appreso attraverso i saperi disciplinari nelle attività di tirocinio diretto presso le scuole;
- operare in team professionali e interprofessionali;
- progettare interventi educativi, che rispondano a bisogni anche complessi, attraverso forme di sostegno integrato che aiutino il singolo e coinvolgano il gruppo classe, in collaborazione con i colleghi, le famiglie e le altre professionalità esistenti sul territorio;
- realizzare progetti didattici in collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e agenzie del territorio.
L'applicazione delle conoscenze e delle capacità di comprensione sopra elencate ha luogo per mezzo delle lezioni e delle attività di trasposizione e di uso della riflessione critica sui testi e su studi di caso proposti, di metodologie attive e attività di simulazione, di inquiry method learning, di role play, di metodi di programmazione, ma anche attraverso l'adozione di strategie euristiche e creative, riconducibili, in particolare, all'area della formazione, psico-pedagogica, sociologica, nonché agli insegnamenti connessi alle specifiche competenze professionali della figura formata, che mettano al centro del processo di istruzione l'allievo. Le modalità didattiche previste consisteranno nelle lezioni, nei laboratori, in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, prodotti didattici e strumenti, e nella realizzazione del tirocinio diretto e indiretto.
Anche il tirocinio concorre a sviluppare le competenze applicative previste e viene accompagnato dalla redazione di un progetto formativo, realizzato sotto la guida di un Tutor Universitario (interno), nell'istituzione scolastica esterna, dal Tutor Accogliente (che svolge la funzione di Supervisore durante tutto il percorso).
Al termine di ogni ciclo di tirocinio svolto all'interno dei servizi o di altre strutture, lo studente dovrà redigere una relazione completa ed esauriente sull'attività svolta, utilizzando precisi parametri nella stesura dell'elaborato. L'impostazione didattica comune a tutti gli insegnamenti prevede che la formazione teorica sia costantemente accompagnata da esempi, applicazioni e forme di progettazione che sollecitino la partecipazione attiva, la capacità di elaborazione autonoma e la comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
Le verifiche relative al raggiungimento dei risultati avvengono attraverso relazioni scritte in cui lo/la studente/ssa applica strumenti e metodologie di osservazione, progettazione, valutazione e documentazione. L'accertamento della capacità di applicare conoscenze e comprensione comprenderà prevalentemente forme di valutazione che prevedono prove di produzione, scritte e orali, a criterio.
La tesi di laurea costituirà un momento di applicazione degli apprendimenti acquisiti, in un'ottica interdisciplinare, durante il quale il laureando potrà produrre un articolato, logico e rigoroso elaborato.
La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
La tesi di laurea costituirà un momento di applicazione degli apprendimenti, in un'ottica interdisciplinare, durante il quale il laureando potrà produrre un articolato, logico e rigoroso elaborato.
III - Autonomia di giudizio
I laureati in Scienze della Formazione Primaria al termine del percorso formativo dovranno essere in grado di affrontare problemi educativi, situazioni e contesti in modo critico, riflessivo e costruttivo con piena autonomia di giudizio, di esplorare diverse prospettive e ad assumere decisioni informate. Pertanto, saranno in grado di analizzare informazioni, di valutare situazioni complesse e formulare opinioni indipendenti basate sulla propria comprensione e riflessione. Inoltre, sapranno rilevare e interpretare informazioni, fonti e dati e individuare criteri utili in base ai quali formulare giudizi autonomi e riflessioni sulle dimensioni formative, culturali sociali, etiche e pratiche della professione insegnante, implicate tanto nei processi di sviluppo dei singoli allievi, dei gruppi e della comunità scolastica, tanto nella gestione di interventi didattici. A tal fine, per essere in grado di leggere, interpretare e formulare giudizi, oltre che scegliere, decidere, elaborare una progettualità a misura di allievo e interventi e adeguati in funzione dei diversi destinatari della formazione e valutare in maniera critica l'adeguatezza dei processi e dei prodotti formativi, i laureati dovranno essere in grado di:
• di riflettere autonomamente e criticamente in relazione ai fenomeni, ai fatti e agli eventi educativi riguardanti lo svolgimento della professione insegnante;
• essere in grado di problematizzare i fenomeni educativi, di analizzare criticamente e scegliere programmi e interventi formativi adatti ai destinatari, anche tenendo conto dei documenti programmatici della scuola dell'infanzia e primaria e degli orientamenti;
• essere in grado di auto-valutare le proprie competenze metodologico-didattiche.
Nello specifico, il laureato sarà in grado di:
- valutare i casi da risolvere nel campo dei problemi educativi individuando i fattori problematici, spesso molteplici, e focalizzando le questioni nodali a cui essi si riferiscono, identificando correttamente e con chiarezza gli obiettivi dell'intervento didattico;
- riflettere criticamente sulla pertinenza d'uso di modelli e di tecniche di intervento didattico, applicando correttamente la deontologia professionale;
- valutare la qualità dei percorsi didattici, nell'ottica della continuità scuola-famiglia-territorio e della valorizzazione delle individualità culturali, sociali e di genere, considerando le eventuali difficoltà degli allievi con bisogni speciali e con background migratorio;
- scegliere i modelli comunicativi e gli strumenti di valutazione idonei per essere in grado di compiere valutazioni e verifiche sistematiche del proprio operato e di documentarlo adeguatamente;
- valutare l'utilità di applicare specifici modelli di progettazione e di intervento didattico in riferimento agli allievi di scuola dell'infanzia e di scuola primaria, al fine di monitorarne l'adeguatezza degli apprendimenti rispetto agli obiettivi prefissati;
- scegliere i piani d'azione, gli strumenti e i mezzi più adeguati per perseguire gli obiettivi, facilitare gli apprendimenti e monitorarne e valutare gli esiti.
In considerazione del fatto che, l'autonomia di giudizio implica la capacità di resistere alle pressioni scolastiche, mantenere un pensiero critico e assumere professionalmente decisioni consapevoli in linea con i propri valori, principi e conoscenze, essa può essere stimolate attraverso diverse tipologie di attività formativa: discussioni in gruppo; interventi di tirocinio volti alla supervisione e rielaborazione dell'esperienza; pratiche di simulazione; presentazione dei contenuti in forma critica, attivazione della riflessione e del problem solving a partire dalla discussione di casi.
Il percorso curricolare del CdS consente al laureato di acquisire conoscenze e competenze, anche di ordine superiore, che lo mettano in grado di esprimere giudizi di valore in merito ad approcci e a scelte teoriche e metodologiche riguardanti la qualità degli interventi da attuare all'interno della scuola dell'infanzia e primaria, avvalendosi dell'ausilio di strumenti disciplinari diversi, nonché di sviluppare negli studenti l'autonomia di giudizio, fondata prioritariamente sulla capacità di osservare, analizzare interpretare e valutare i problemi educativi, facendo leva sugli strumenti e i metodi della ricerca educativa in uso e tenendo distinte le interpretazioni fattuali, riscontrate nel confronto con la realtà, da valori e interpretazioni soggettive.
Gli insegnamenti proposti nel piano di studi concorreranno, anche attraverso attività individuali e di gruppo, a sviluppare la capacità di riflessione su dati rilevanti e su tematiche sociali, scientifiche ed etiche centrali utili a coltivare la responsabilità, che implica, nello svolgimento della professione insegnante, autonomia di giudizio e di scelta. Tra le finalità di tali insegnamenti, la capacità di lavorare in gruppo, la capacità di selezionare le informazioni rilevanti, l'elaborazione collegiale di relazioni, strategie e progetti, la giustificazione delle scelte, l'approccio dialettico, la presa di coscienza delle implicazioni degli interventi didattici e delle azioni intraprese per la soluzione di un problema, costituiscono il carattere centrale della formazione. I laureati saranno, inoltre, capaci di promuovere e divenire protagonisti di approcci e di apporti basati su interazioni, utilizzando in modo critico le informazioni anche per progettare, eseguire, interpretare, caratterizzare e valutare gli interventi, contribuendo a giungere alla soluzione di problemi specifici attraverso diverse attività formative, come la discussione guidata di gruppo, gli elaborati personali e gli incontri collettivi, accompagnati da seminari e testimonianze dal mondo delle professioni dell'insegnamento, i quali offriranno l'occasione per sviluppare capacità decisionali e autonomia di giudizio, determinanti per coltivare l'etica professionale.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare nell'ambito degli insegnamenti di base e caratterizzanti, che trattano i fondamenti teoretici ed epistemologici delle diverse discipline e le metodologie applicative differenziate, e con la partecipazione a laboratori o a seminari ispirati a visioni professionali diverse che rimangono a corredo dello sviluppo di abilità critiche. L'autonomia di giudizio sostenuta dalla riflessione e dal pensiero critico viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline, impiegando sia i dispositivi in uso nella didattica frontale sia quelli legati alle attività collaterali (seminari, workshop e laboratori), puntando su dimensioni come la partecipazione, la collaborazione, la riflessione sulla, nella e per l'azione centrata anche sull'analisi degli incidenti critici (Tecnica CIT), la co-progettazione di elaborati scritti, di piani di programmazione e procedurali e di relazioni orali, nonché sul confronto con il docente relatore per la preparazione della prova finale. In riferimento alle scelte progettuali e co-progettuale, devono essere previste in itinere prove che consentano agli studenti di valutare criticamente una scelta tra diverse ipotesi alternative, affrontando le problematiche tipiche afferenti alle fasi della programmazione dell'intervento e della sua realizzazione fino alla sia valutazione. Tali prove devono essere effettuate attraverso l'uso di simulazioni, studio di caso ecc., che devono indurre a scelte e decisioni sulla base di materiale di lavoro, di apposita documentazione e di letteratura specializzata selezionata.
La prova finale e la relazione finale sulle attività di tirocinio svolte consentono di verificare il raggiungimento da parte dello/la studente/ssa di autonome competenze professionali fondate sul pensiero critico, sulla consapevolezza e sulla riflessione critica e riferite, a diverso livello, alle dimensioni dei saperi curricolari. In questo senso, un ruolo importante nella formazione e nella verifica dell'autonomia di giudizio gioca il lavoro di preparazione e presentazione di prove di produzione e della dissertazione e discussione dell'elaborato finale. La valutazione dell'autonomia di giudizio avviene anche attraverso la discussione, in appositi incontri, dei criteri adottati nelle prove di valutazione (scritte e/o orali). Nella valutazione del tirocinio e dell'elaborato conclusivo di tesi si terrà conto della capacità di elaborazione autonoma e riflessiva del futuro insegnante professionista consapevole e riflessivo.
• di riflettere autonomamente e criticamente in relazione ai fenomeni, ai fatti e agli eventi educativi riguardanti lo svolgimento della professione insegnante;
• essere in grado di problematizzare i fenomeni educativi, di analizzare criticamente e scegliere programmi e interventi formativi adatti ai destinatari, anche tenendo conto dei documenti programmatici della scuola dell'infanzia e primaria e degli orientamenti;
• essere in grado di auto-valutare le proprie competenze metodologico-didattiche.
Nello specifico, il laureato sarà in grado di:
- valutare i casi da risolvere nel campo dei problemi educativi individuando i fattori problematici, spesso molteplici, e focalizzando le questioni nodali a cui essi si riferiscono, identificando correttamente e con chiarezza gli obiettivi dell'intervento didattico;
- riflettere criticamente sulla pertinenza d'uso di modelli e di tecniche di intervento didattico, applicando correttamente la deontologia professionale;
- valutare la qualità dei percorsi didattici, nell'ottica della continuità scuola-famiglia-territorio e della valorizzazione delle individualità culturali, sociali e di genere, considerando le eventuali difficoltà degli allievi con bisogni speciali e con background migratorio;
- scegliere i modelli comunicativi e gli strumenti di valutazione idonei per essere in grado di compiere valutazioni e verifiche sistematiche del proprio operato e di documentarlo adeguatamente;
- valutare l'utilità di applicare specifici modelli di progettazione e di intervento didattico in riferimento agli allievi di scuola dell'infanzia e di scuola primaria, al fine di monitorarne l'adeguatezza degli apprendimenti rispetto agli obiettivi prefissati;
- scegliere i piani d'azione, gli strumenti e i mezzi più adeguati per perseguire gli obiettivi, facilitare gli apprendimenti e monitorarne e valutare gli esiti.
In considerazione del fatto che, l'autonomia di giudizio implica la capacità di resistere alle pressioni scolastiche, mantenere un pensiero critico e assumere professionalmente decisioni consapevoli in linea con i propri valori, principi e conoscenze, essa può essere stimolate attraverso diverse tipologie di attività formativa: discussioni in gruppo; interventi di tirocinio volti alla supervisione e rielaborazione dell'esperienza; pratiche di simulazione; presentazione dei contenuti in forma critica, attivazione della riflessione e del problem solving a partire dalla discussione di casi.
Il percorso curricolare del CdS consente al laureato di acquisire conoscenze e competenze, anche di ordine superiore, che lo mettano in grado di esprimere giudizi di valore in merito ad approcci e a scelte teoriche e metodologiche riguardanti la qualità degli interventi da attuare all'interno della scuola dell'infanzia e primaria, avvalendosi dell'ausilio di strumenti disciplinari diversi, nonché di sviluppare negli studenti l'autonomia di giudizio, fondata prioritariamente sulla capacità di osservare, analizzare interpretare e valutare i problemi educativi, facendo leva sugli strumenti e i metodi della ricerca educativa in uso e tenendo distinte le interpretazioni fattuali, riscontrate nel confronto con la realtà, da valori e interpretazioni soggettive.
Gli insegnamenti proposti nel piano di studi concorreranno, anche attraverso attività individuali e di gruppo, a sviluppare la capacità di riflessione su dati rilevanti e su tematiche sociali, scientifiche ed etiche centrali utili a coltivare la responsabilità, che implica, nello svolgimento della professione insegnante, autonomia di giudizio e di scelta. Tra le finalità di tali insegnamenti, la capacità di lavorare in gruppo, la capacità di selezionare le informazioni rilevanti, l'elaborazione collegiale di relazioni, strategie e progetti, la giustificazione delle scelte, l'approccio dialettico, la presa di coscienza delle implicazioni degli interventi didattici e delle azioni intraprese per la soluzione di un problema, costituiscono il carattere centrale della formazione. I laureati saranno, inoltre, capaci di promuovere e divenire protagonisti di approcci e di apporti basati su interazioni, utilizzando in modo critico le informazioni anche per progettare, eseguire, interpretare, caratterizzare e valutare gli interventi, contribuendo a giungere alla soluzione di problemi specifici attraverso diverse attività formative, come la discussione guidata di gruppo, gli elaborati personali e gli incontri collettivi, accompagnati da seminari e testimonianze dal mondo delle professioni dell'insegnamento, i quali offriranno l'occasione per sviluppare capacità decisionali e autonomia di giudizio, determinanti per coltivare l'etica professionale.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata in particolare nell'ambito degli insegnamenti di base e caratterizzanti, che trattano i fondamenti teoretici ed epistemologici delle diverse discipline e le metodologie applicative differenziate, e con la partecipazione a laboratori o a seminari ispirati a visioni professionali diverse che rimangono a corredo dello sviluppo di abilità critiche. L'autonomia di giudizio sostenuta dalla riflessione e dal pensiero critico viene sviluppata trasversalmente da tutte le discipline, impiegando sia i dispositivi in uso nella didattica frontale sia quelli legati alle attività collaterali (seminari, workshop e laboratori), puntando su dimensioni come la partecipazione, la collaborazione, la riflessione sulla, nella e per l'azione centrata anche sull'analisi degli incidenti critici (Tecnica CIT), la co-progettazione di elaborati scritti, di piani di programmazione e procedurali e di relazioni orali, nonché sul confronto con il docente relatore per la preparazione della prova finale. In riferimento alle scelte progettuali e co-progettuale, devono essere previste in itinere prove che consentano agli studenti di valutare criticamente una scelta tra diverse ipotesi alternative, affrontando le problematiche tipiche afferenti alle fasi della programmazione dell'intervento e della sua realizzazione fino alla sia valutazione. Tali prove devono essere effettuate attraverso l'uso di simulazioni, studio di caso ecc., che devono indurre a scelte e decisioni sulla base di materiale di lavoro, di apposita documentazione e di letteratura specializzata selezionata.
La prova finale e la relazione finale sulle attività di tirocinio svolte consentono di verificare il raggiungimento da parte dello/la studente/ssa di autonome competenze professionali fondate sul pensiero critico, sulla consapevolezza e sulla riflessione critica e riferite, a diverso livello, alle dimensioni dei saperi curricolari. In questo senso, un ruolo importante nella formazione e nella verifica dell'autonomia di giudizio gioca il lavoro di preparazione e presentazione di prove di produzione e della dissertazione e discussione dell'elaborato finale. La valutazione dell'autonomia di giudizio avviene anche attraverso la discussione, in appositi incontri, dei criteri adottati nelle prove di valutazione (scritte e/o orali). Nella valutazione del tirocinio e dell'elaborato conclusivo di tesi si terrà conto della capacità di elaborazione autonoma e riflessiva del futuro insegnante professionista consapevole e riflessivo.
IV - Abilità comunicative
I laureati del Corso di laurea in SFP dovrebbero aver sviluppato una gamma di competenze comunicative che vanno dalla comunicazione scritta a quella orale, dalla comunicazione interpersonale alla capacità di ricerca e analisi critica delle fonti, dalla comunicazione multimediale a quella digitale fino ad arrivare alla comunicazione interculturale e all'adattabilità.
I laureati, nello specifico, devono:
• padroneggiare in modo appropriato diversi codici comunicativi;
• saper comunicare informazioni relative alle situazioni educative e didattiche, ai possibili interventi alla luce dei modelli teorici e della letteratura di ricerca, le modalità di controllo degli esiti;
• saper gestire la relazione e i processi comunicativi con gli allievi, le famiglie e gli altri professionisti;
• saper documentare gli interventi e la diffusione delle buone pratiche;
• redigere e verificare relazioni;
• analizzare e predisporre rapporti e documentazioni;
• comunicare e lavorare in gruppo efficacemente, anche nelle attività laboratoriali;
• redigere e presentare i risultati di un intervento e di un progetto;
• condurre autonomamente ricerche bibliografiche, impiegando fonti informative e basi di dati;
• individuare e interpretare le normative.
Le modalità didattiche previste consisteranno in lezioni e laboratori in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, e nella partecipazione al tirocinio indiretto e diretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative. Alcuni insegnamenti e laboratori, prevedendo lo svolgimento di attività di gruppo sotto la supervisione del docente e delle figure specialistiche, forniranno utili stimoli alla discussione e all'approfondimento di tematiche e problemi, che aiuteranno ad ampliare il lessico professionale e l'acquisizione tecnica dei linguaggi specialistici.
Le attività di tirocinio costituiranno utili strumenti per lo sviluppo delle abilità comunicative, incentivate fortemente dall'incontro e dal confronto con insegnanti che operano sul campo, favorendo la crescita personale e professionale dello studente. Inoltre, la promozione di seminari, interventi e testimonianze di esperti e di insegnanti in servizio, che operano nelle istituzioni scolastiche a livello locale, nazionale ed internazionale, connessi alle discipline di base e caratterizzanti, contribuiranno ad affinare gli strumenti della comunicazione specialistica e tecnica dello studente. Tali attività saranno rafforzate dalla conoscenza di base della lingua inglese che aiuterà il laureato anche a muoversi all'interno di realtà culturalmente e linguisticamente diversificate.
Il Corso, attraverso l'acquisizione di specifiche competenze disciplinari, consente il ricorso a linguaggi di settore e specialistici relativi ai campi semantici delle discipline che fanno parte del piano curricolare. Nel corso del triennio, l'intersezione tra tali linguaggi, consente il conseguimento di precise abilità comunicative che mettono i laureati nelle condizioni di interagire e confrontarsi proficuamente con i diversi interlocutori istituzionali e con le diverse figure professionali con cui lavorano, oltre che con le diverse categorie di destinatario al fine di essere in grado di assumere decisioni appropriate in merito alle diverse tipologie di intervento didattico nei vari settori di. I laureati nel CdS svilupperanno un linguaggio metodologico, tecnico e operativo che li metta in grado di comunicare efficacemente anche con i destinatari a cui si riferiscono. In questo senso, sarà capace di cogliere gli aspetti salienti di un problema e di renderlo comunicativamente comprensibile interfacciandosi con interlocutori di settori diversi.
L'acquisizione delle abilità comunicative e relazionali avviene attraverso diverse tipologie di attività formative (didattica frontale, seminariale e laboratoriale) che implicano una partecipazione attiva dello studente e che prevedono la redazione di relazioni, diari e documenti scritti, oltre che la loro esposizione orale e discussione con il docente o con altri studenti. Tale acquisizione è garantita trasversalmente dalle diverse discipline, che lavorano sul piano comunicativo, in intersezione tra loro. La verifica delle abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, esposizione e argomentazione dello studente nell'ambito delle diverse attività didattiche, oltre che nella redazione, presentazione e discussione della tesi finale e di tirocinio. La prova finale offrirà un'opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, di elaborazione e di trasferimento delle conoscenze, dei contenuti e della tematica relativi al lavoro svolto dallo studente, svolgendosi davanti ad una commissione. Orientata a coniugare più settori disciplinari costituirà un terreno di apprendimento durante il quale il laureando potrà svolgere ricerche a carattere interdisciplinare e transdisciplinare. Il Corso di laurea prevede la preparazione di elaborato finale e un colloquio orale in cui lo studente ha la possibilità di verificare le proprie capacità di comunicazione sull'argomento studiato. Le modalità didattiche previste consisteranno in lezioni e laboratori in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, e nella partecipazione al tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
I laureati, nello specifico, devono:
• padroneggiare in modo appropriato diversi codici comunicativi;
• saper comunicare informazioni relative alle situazioni educative e didattiche, ai possibili interventi alla luce dei modelli teorici e della letteratura di ricerca, le modalità di controllo degli esiti;
• saper gestire la relazione e i processi comunicativi con gli allievi, le famiglie e gli altri professionisti;
• saper documentare gli interventi e la diffusione delle buone pratiche;
• redigere e verificare relazioni;
• analizzare e predisporre rapporti e documentazioni;
• comunicare e lavorare in gruppo efficacemente, anche nelle attività laboratoriali;
• redigere e presentare i risultati di un intervento e di un progetto;
• condurre autonomamente ricerche bibliografiche, impiegando fonti informative e basi di dati;
• individuare e interpretare le normative.
Le modalità didattiche previste consisteranno in lezioni e laboratori in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, e nella partecipazione al tirocinio indiretto e diretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative. Alcuni insegnamenti e laboratori, prevedendo lo svolgimento di attività di gruppo sotto la supervisione del docente e delle figure specialistiche, forniranno utili stimoli alla discussione e all'approfondimento di tematiche e problemi, che aiuteranno ad ampliare il lessico professionale e l'acquisizione tecnica dei linguaggi specialistici.
Le attività di tirocinio costituiranno utili strumenti per lo sviluppo delle abilità comunicative, incentivate fortemente dall'incontro e dal confronto con insegnanti che operano sul campo, favorendo la crescita personale e professionale dello studente. Inoltre, la promozione di seminari, interventi e testimonianze di esperti e di insegnanti in servizio, che operano nelle istituzioni scolastiche a livello locale, nazionale ed internazionale, connessi alle discipline di base e caratterizzanti, contribuiranno ad affinare gli strumenti della comunicazione specialistica e tecnica dello studente. Tali attività saranno rafforzate dalla conoscenza di base della lingua inglese che aiuterà il laureato anche a muoversi all'interno di realtà culturalmente e linguisticamente diversificate.
Il Corso, attraverso l'acquisizione di specifiche competenze disciplinari, consente il ricorso a linguaggi di settore e specialistici relativi ai campi semantici delle discipline che fanno parte del piano curricolare. Nel corso del triennio, l'intersezione tra tali linguaggi, consente il conseguimento di precise abilità comunicative che mettono i laureati nelle condizioni di interagire e confrontarsi proficuamente con i diversi interlocutori istituzionali e con le diverse figure professionali con cui lavorano, oltre che con le diverse categorie di destinatario al fine di essere in grado di assumere decisioni appropriate in merito alle diverse tipologie di intervento didattico nei vari settori di. I laureati nel CdS svilupperanno un linguaggio metodologico, tecnico e operativo che li metta in grado di comunicare efficacemente anche con i destinatari a cui si riferiscono. In questo senso, sarà capace di cogliere gli aspetti salienti di un problema e di renderlo comunicativamente comprensibile interfacciandosi con interlocutori di settori diversi.
L'acquisizione delle abilità comunicative e relazionali avviene attraverso diverse tipologie di attività formative (didattica frontale, seminariale e laboratoriale) che implicano una partecipazione attiva dello studente e che prevedono la redazione di relazioni, diari e documenti scritti, oltre che la loro esposizione orale e discussione con il docente o con altri studenti. Tale acquisizione è garantita trasversalmente dalle diverse discipline, che lavorano sul piano comunicativo, in intersezione tra loro. La verifica delle abilità comunicative avviene tramite la valutazione della capacità di comprensione, esposizione e argomentazione dello studente nell'ambito delle diverse attività didattiche, oltre che nella redazione, presentazione e discussione della tesi finale e di tirocinio. La prova finale offrirà un'opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, di elaborazione e di trasferimento delle conoscenze, dei contenuti e della tematica relativi al lavoro svolto dallo studente, svolgendosi davanti ad una commissione. Orientata a coniugare più settori disciplinari costituirà un terreno di apprendimento durante il quale il laureando potrà svolgere ricerche a carattere interdisciplinare e transdisciplinare. Il Corso di laurea prevede la preparazione di elaborato finale e un colloquio orale in cui lo studente ha la possibilità di verificare le proprie capacità di comunicazione sull'argomento studiato. Le modalità didattiche previste consisteranno in lezioni e laboratori in cui si prevede la realizzazione di simulazioni, e nella partecipazione al tirocinio diretto e indiretto. La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.
ITALIANO
V - Capacità di apprendimento
Il laureato al termine del percorso avrà sviluppato la capacità di apprendimento necessaria per aggiornarsi su metodi, strumenti e tecniche orientati alla caratterizzazione, alla progettazione, alla realizzazione e al monitoraggio degli interventi didattici ed educativi, e alla promozione delle azioni volte al benessere dei singoli allievi e dei gruppi. Inoltre, egli sarà capace di occuparsi della programmazione, della gestione e dell'esecuzione di progetti educativi che ricadono nell'ambito delle Scienze della formazione, avvalendosi della collaborazione di altri professionisti e delle forme di co-progettazione realizzate da team, in cui l'esperienza precedente può essere reinterpretata e reinvestita. Pertanto, il laureato sarà in grado di intraprendere, con un alto grado di autonomia, studi di livello superiore, dove potrà applicare, con rigore metodologico, le acquisizioni precedenti, che sono alla base di tutte le discipline del percorso quinquennale, al fine di approfondirle e di acquisirne delle nuove. In questo senso, il corso di laurea si propone di far acquisire competenze nell'utilizzare strategie di studio per la formazione continua, ossia strategie di apprendimento significativo e capacità di reperire fonti per aggiornare ed approfondire le conoscenze e competenze professionali. Ci si attende, inoltre, che i laureati posseggano abilità di apprendimento in team per la realizzazione di progetti congiunti e di forme di co-progettazione. Le modalità didattiche previste consisteranno nelle lezioni, nei laboratori di approfondimento e nella realizzazione del tirocinio diretto e indiretto.
La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
Al raggiungimento delle capacità sopraelencate contribuiranno le attività formative di tutti gli ambiti disciplinari presenti nel piano, comprese quelle legate allo studio autonomo.
Al termine del corso di studi, il laureato avrà imparato a riconoscere le proprie necessità conoscitive e di aggiornamento autonomo sia sul piano culturale sia su quello metodologico e tecnico, consentendogli di svolgere l'insegnamento con impegno, etica, consapevolezza e responsabilità.
I laureati del Corso di Studio devono sviluppare capacità di apprendimento a diverso livello che vanno dallo studio individuale, che prevede l'adozione di precise strategie personali, alla preparazione di progetti, relazioni e attività che vengono svolte in vista della redazione dell'elaborato finale (tesi). Queste capacità si costruiscono all'interno delle diverse tipologie di attività previste all'interno del piano curricolare (insegnamenti, laboratori e tirocini) che si avvalgono anche di attività didattiche supplementari o integrative (seminari e workshop tematici), anche di natura trasversale (come quelli dedicati alle soft skills), che implicano la partecipazione attiva degli studenti. Tali attività, individuali e di gruppo, garantiscono allo studente un costante aggiornamento e una opportuna rivisitazione delle competenze.
Le capacità di apprendimento vengono valutate attraverso forme di verifica intermedia durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni, rielaborazioni, ricerche, approfondimenti ecc., da svolgere sia individualmente sia in gruppo, mediante forme di orientamento continuo, in itinere e di tutorato. La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento sarà oggetto anche di specifiche prove d'esame previste, oltre che nel corso della discussione della prova finale e della relazione di tirocinio. Per favorire il conseguimento di questi obiettivi, il CdS potrà organizzare incontri ad hoc su argomenti di particolare interesse, su aspetti esperienziali, metodologici e tecnici, in collaborazione con il mondo scolastico e l'associazionismo di settore e legati più propriamente alla spendibilità de titolo di studio.
Inoltre, la verifica avviene anche sul piano dello svolgimento di progetti individuali, attraverso strumenti auto- valutativi e auto-percettivi che mettono gli studenti in grado di verificare la propria capacità di apprendimento durante i diversi momenti del percorso formativo. Tali capacità risultano indispensabili per affrontare eventuali “crisi” di percorso e per intraprendere al meglio i successivi step di studio ed approfondimento, mettendo lo studente nella disponibilità favorevole a continuare a intraprendere studi successivi con un elevato grado di professionalità per inserirsi in contesti professionali altamente qualificati e qualificanti.
La verifica avverrà attraverso prove scritte e orali connesse agli esami e alle altre attività formative.
Al raggiungimento delle capacità sopraelencate contribuiranno le attività formative di tutti gli ambiti disciplinari presenti nel piano, comprese quelle legate allo studio autonomo.
Al termine del corso di studi, il laureato avrà imparato a riconoscere le proprie necessità conoscitive e di aggiornamento autonomo sia sul piano culturale sia su quello metodologico e tecnico, consentendogli di svolgere l'insegnamento con impegno, etica, consapevolezza e responsabilità.
I laureati del Corso di Studio devono sviluppare capacità di apprendimento a diverso livello che vanno dallo studio individuale, che prevede l'adozione di precise strategie personali, alla preparazione di progetti, relazioni e attività che vengono svolte in vista della redazione dell'elaborato finale (tesi). Queste capacità si costruiscono all'interno delle diverse tipologie di attività previste all'interno del piano curricolare (insegnamenti, laboratori e tirocini) che si avvalgono anche di attività didattiche supplementari o integrative (seminari e workshop tematici), anche di natura trasversale (come quelli dedicati alle soft skills), che implicano la partecipazione attiva degli studenti. Tali attività, individuali e di gruppo, garantiscono allo studente un costante aggiornamento e una opportuna rivisitazione delle competenze.
Le capacità di apprendimento vengono valutate attraverso forme di verifica intermedia durante le attività formative, richiedendo la presentazione di elaborazioni, rielaborazioni, ricerche, approfondimenti ecc., da svolgere sia individualmente sia in gruppo, mediante forme di orientamento continuo, in itinere e di tutorato. La verifica del raggiungimento delle capacità di apprendimento sarà oggetto anche di specifiche prove d'esame previste, oltre che nel corso della discussione della prova finale e della relazione di tirocinio. Per favorire il conseguimento di questi obiettivi, il CdS potrà organizzare incontri ad hoc su argomenti di particolare interesse, su aspetti esperienziali, metodologici e tecnici, in collaborazione con il mondo scolastico e l'associazionismo di settore e legati più propriamente alla spendibilità de titolo di studio.
Inoltre, la verifica avviene anche sul piano dello svolgimento di progetti individuali, attraverso strumenti auto- valutativi e auto-percettivi che mettono gli studenti in grado di verificare la propria capacità di apprendimento durante i diversi momenti del percorso formativo. Tali capacità risultano indispensabili per affrontare eventuali “crisi” di percorso e per intraprendere al meglio i successivi step di studio ed approfondimento, mettendo lo studente nella disponibilità favorevole a continuare a intraprendere studi successivi con un elevato grado di professionalità per inserirsi in contesti professionali altamente qualificati e qualificanti.
Competenze associate alla funzione.
Insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
Il percorso curricolare, non prevedendo differenziazione tra i due profili, quello dell'insegnante di scuola dell'infanzia e quello dell'insegnante di scuola primaria, contempla nel processo di acquisizione un corpo di competenze metodologiche, strumentali e tecniche che assicurano la formazione di un completo habitus professionale in grado di rendere capace il futuro insegnante di agire in maniera adeguata in entrambi i contesti educativi (scuola dell'infanzia e scuola primaria), assolvendo esaustivamente alle sue funzioni professionali.
In riferimento ai due contesti considerati, tali conoscenze e competenze delineano una figura aperta, creativa e flessibile. In questo senso, le competenze associate alla funzione possono essere raggruppate come segue:
- gestire efficacemente un gruppo classe;
- pianificare, organizzare e gestire i processi di insegnamento-apprendimento in termini di obiettivi, strategie, tecniche, metodologie e strumenti impiegati;
- disegnare, progettare e realizzare proposte didattiche efficaci e rispondenti a specifici bisogni dell'apprendente;
- definire, sviluppare e gestire dei processi di assessment e di valutazione degli apprendimenti e dell'insegnamento;
- elaborare interventi individualizzati e personalizzati al fine di rendere efficace il processo di acquisizione di tutti gli allievi;
- sviluppare una comunicazione educativa adeguata e corrispondente al sistema d'azione didattico adottato;
- costruire relazioni educative dirette a motivare e tendenti a sollecitare la disposizione favorevole all'apprendimento in tutti gli allievi.
- riflettere criticamente per riuscire a leggere, interpretare e intervenire in ambiti educativi complessi;
- auto-apprendere e aggiornarsi in maniera sistematica e continua;
- collaborare in equipe e con altre figure professionali;
- attivare il lavoro di rete con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti ecc.);
- interagire in contesti didattici ad elevata complessità e variabilità culturale.
Il percorso curricolare, non prevedendo differenziazione tra i due profili, quello dell'insegnante di scuola dell'infanzia e quello dell'insegnante di scuola primaria, contempla nel processo di acquisizione un corpo di competenze metodologiche, strumentali e tecniche che assicurano la formazione di un completo habitus professionale in grado di rendere capace il futuro insegnante di agire in maniera adeguata in entrambi i contesti educativi (scuola dell'infanzia e scuola primaria), assolvendo esaustivamente alle sue funzioni professionali.
In riferimento ai due contesti considerati, tali conoscenze e competenze delineano una figura aperta, creativa e flessibile. In questo senso, le competenze associate alla funzione possono essere raggruppate come segue:
- gestire efficacemente un gruppo classe;
- pianificare, organizzare e gestire i processi di insegnamento-apprendimento in termini di obiettivi, strategie, tecniche, metodologie e strumenti impiegati;
- disegnare, progettare e realizzare proposte didattiche efficaci e rispondenti a specifici bisogni dell'apprendente;
- definire, sviluppare e gestire dei processi di assessment e di valutazione degli apprendimenti e dell'insegnamento;
- elaborare interventi individualizzati e personalizzati al fine di rendere efficace il processo di acquisizione di tutti gli allievi;
- sviluppare una comunicazione educativa adeguata e corrispondente al sistema d'azione didattico adottato;
- costruire relazioni educative dirette a motivare e tendenti a sollecitare la disposizione favorevole all'apprendimento in tutti gli allievi.
- riflettere criticamente per riuscire a leggere, interpretare e intervenire in ambiti educativi complessi;
- auto-apprendere e aggiornarsi in maniera sistematica e continua;
- collaborare in equipe e con altre figure professionali;
- attivare il lavoro di rete con i principali interlocutori (colleghi, altri professionisti ecc.);
- interagire in contesti didattici ad elevata complessità e variabilità culturale.
Funzione in contesto di lavoro.
Insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
I laureati del Corso di laurea magistrale della classe LM-85 bis devono acquisire solide conoscenze e competenze nei diversi ambiti disciplinari oggetto di insegnamento ed essere in grado di proporle, tradurle e applicarle contesti specifici della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. A questo scopo è necessario che le conoscenze e le competenze acquisite dai futuri insegnanti nei diversi campi siano, fin dall’inizio del percorso, strettamente connesse con le capacità di gestire la classe e di progettare percorsi educativi e didattici significativi. Inoltre, essi dovranno possedere conoscenze e capacità che li mettano in grado di facilitare l’integrazione scolastica e di sostenere il percorso di acquisizione degli allievi con bisogni speciali e promuovere processi inclusivi. Il corredo specifico di competenze del profilo dell'insegnante di scuola dell'infanzia e di scuola primaria si incentra, oltre che su un solido repertorio di abilità psicopedagogiche nel campo delle scienze della formazione, anche e soprattutto su un dominio articolato di competenze di natura metodologico-didattica, comunicative, relazionali e disciplinari. Il laureato deve poter contare inoltre su una adeguata competenza nella lingua inglese corrispondente al livello B2. Il laureato del Corso di laurea magistrale della classe LM-85 bis deve, inoltre, essere in grado di tradurre e rendere spendibili tali conoscenze e competenze in contesti reali e specifici della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Il percorso curricolare è diretto a rendere il laureato in Scienze della Formazione primaria capace di gestire efficacemente una classe e i processi di insegnamento-apprendimento, di progettare proposte didattiche adeguate volte a soddisfare i bisogni di tutti gli allievi. Il profilo viene completato da conoscenze e capacit� che lo mettano anche in grado di facilitare l'integrazione scolastica e di sostenere il percorso di acquisizione degli allievi con bisogni speciali.
I laureati del Corso di laurea magistrale della classe LM-85 bis devono acquisire solide conoscenze e competenze nei diversi ambiti disciplinari oggetto di insegnamento ed essere in grado di proporle, tradurle e applicarle contesti specifici della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. A questo scopo è necessario che le conoscenze e le competenze acquisite dai futuri insegnanti nei diversi campi siano, fin dall’inizio del percorso, strettamente connesse con le capacità di gestire la classe e di progettare percorsi educativi e didattici significativi. Inoltre, essi dovranno possedere conoscenze e capacità che li mettano in grado di facilitare l’integrazione scolastica e di sostenere il percorso di acquisizione degli allievi con bisogni speciali e promuovere processi inclusivi. Il corredo specifico di competenze del profilo dell'insegnante di scuola dell'infanzia e di scuola primaria si incentra, oltre che su un solido repertorio di abilità psicopedagogiche nel campo delle scienze della formazione, anche e soprattutto su un dominio articolato di competenze di natura metodologico-didattica, comunicative, relazionali e disciplinari. Il laureato deve poter contare inoltre su una adeguata competenza nella lingua inglese corrispondente al livello B2. Il laureato del Corso di laurea magistrale della classe LM-85 bis deve, inoltre, essere in grado di tradurre e rendere spendibili tali conoscenze e competenze in contesti reali e specifici della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Il percorso curricolare è diretto a rendere il laureato in Scienze della Formazione primaria capace di gestire efficacemente una classe e i processi di insegnamento-apprendimento, di progettare proposte didattiche adeguate volte a soddisfare i bisogni di tutti gli allievi. Il profilo viene completato da conoscenze e capacit� che lo mettano anche in grado di facilitare l'integrazione scolastica e di sostenere il percorso di acquisizione degli allievi con bisogni speciali.